Lui è Francesco. Vive a San Felice sul Panaro, in Emilia Romagna. Ama lo sport, gioca a calcio, fa atletica. Ha 7 anni. Vede dei ragazzi in bicicletta. Mamma che cos’è quella? È una bici da corsa per professionisti, tesoro mio. Voglio provarla. La madre Rosa gli ricorda che lui in bici non ci sa andare, ha appena tolto le rotelle. Francesco non sente ragioni, le dà il tormento per giorni, finché la spunta. Rosa lo porta a fare una prova, suo figlio salta in sella, è subito amore. Molla tutto e si iscrive a ciclismo. Lei alza le spalle, si stancherà presto. Passano i mesi. Francesco vince la sua prima gara. Adesso smette. Ne vince un’altra. Ora si stufa. Come no, fa collezione di coppe. È il 2012. Ha 10 anni. La sua regione è colpita dal terremoto, Francesco e la famiglia devono lasciare casa, dormono in una tenda, lui si allena tra gli sfollati. Rosa si arrabbia. Ti sembra il momento di pensare al ciclismo? Mamma, forse non hai capito, io parteciperò ai campionati nazionali. Ha 14 anni. Taglia il traguardo, è campione d’Italia. È il maggio del 2017. Francesco è una giovane promessa del ciclismo. Dà un bacio alla madre ed esce di casa, lo aspetta una gara importante. È sulla linea di partenza. Pronti, via. Schizza davanti a tutti, supera i compagni, può farcela. Curva. Le ruote slittano. Perde il controllo, cade. Sbatte la testa. Di colpo è tutto buio. Corrono in ospedale, è grave. I medici avvisano la famiglia, devono prepararsi al peggio. Francesco lotta tra la vita e la morte, rimane tre giorni in come, riapre gli occhi. Rosa lo bacia. Figlio mio, sei vivo. Mamma, e la bici? Lei scoppia in lacrime. Francesco è messo male, rischia di dire addio ai sogni di gloria. Ma non ha nessuna intenzione di arrendersi. È ottobre. Francesco inforca la bici, Rosa lo insegue. No, per carità! Vuole fermarlo, ma dopo tanto dolore, finalmente lo vede sorridere. Fa uno sforzo enorme, lo lascia libero. Lui sputa sangue, riprende ad allenarsi, Rosa è la sua ombra, lo osserva nascosta dietro un albero, con il cuore in gola. Francesco Calì ha 18 anni. È tornato a gareggiare, e a vincere. Dietro ogni traguardo, c’è Rosa, la sua mamma.
Lui è Francesco
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