Lui è Fabrizio. Vive ad Alanno, in Abruzzo. Ha 16 anni, fa il deejay, ama la musica e il divertimento. Gli amici lo invitano a uscire, Fabrizio salta in sella allo scooter, dopo qualche chilometro perde il controllo, cade, sbatte la testa e sviene. Riapre gli occhi. È in ospedale, vivo per miracolo, ma il lato sinistro del corpo è paralizzato. Fabrizio è incredulo. Tornerò a camminare? I medici non lo sanno. Fabrizio non ci sta, inizia la riabilitazione, impiega un anno a rimettersi in piedi, zoppica, ma cammina. Torna a casa, ha l’ansia di recuperare il tempo perduto. Finisce la scuola, lavora nella tabaccheria di famiglia, suona, esce, non gli basta. Si dà alle corse in go-kart. È bravo, vince gare e campionati, guida, sfida il pericolo, si sente vivo. È il 1995. Fabrizio accompagna il fratello in ospedale per un’operazione di routine. Non lo vede più, Antonello muore sotto i ferri. È una mazzata. Fabrizio sente ancora una volta la terra tremare sotto i piedi. Si aggrappa al lavoro, apre una seconda attività, investe, fa e disfa. È il 2002. Conosce la donna della sua vita, la sposa, nasce il figlio Luca. Fabrizio lo stringe al petto, l’ansia e la paura spariscono di colpo, finalmente può riprendere fiato. L’arrivo dell’euro lo coglie impreparato. La tabaccheria ne risente, gli investimenti fatti non portano i loro frutti, Fabrizio è sommerso dai debiti. Il matrimonio non regge, la moglie chiede il divorzio. Fabrizio è disperato. Prende il treno, scende a una fermata a caso, cammina, pensa di farla finita. In mezzo a quel vortice di pensieri, gli appare il viso del figlio. Fabrizio si blocca. È quello l’esempio che gli vuole dare? Torna a casa, va dritto dal suo bambino e lo guarda negli occhi. Adesso papà ti fa vedere come spacca il mondo. Ora Fabrizio ha 51 anni, ha venduto la tabaccheria e ha iniziato la sua terza vita, ha fatto un lavoro dietro l’altro, ripagato i debiti, adesso gestisce un salone di auto. E quando il figlio Luca ha tirato fuori la sua vecchia console, perché vuole diventare deejay come il suo papà, Fabrizio non è riuscito a trattenere le lacrime.
Lui è Fabrizio
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