Lui è Dobri. Nasce nel 1914 a Bailovo, un piccolo villaggio della Bulgaria. La sua famiglia è povera, il padre muore durante la prima grande guerra, la madre cresce i figli tra mille stenti. Passano gli anni. Dobri trova lavoro, diventa una guardia dello zar. Scoppia il secondo conflitto mondiale. Dobri è in strada, c’è un boato, una bomba gli esplode vicino. Dobri riapre gli occhi. È steso a terra, è vivo, ma ha perso l’udito. Si fa coraggio, si rialza e va avanti. La guerra finisce, Dobri cerca di lasciarsi tutto alle spalle, ma quegli anni di dolore e morte non gli danno tregua. Deve fare qualcosa. Torna nel suo villaggio, raccoglie le poche cose che ha, entra in chiesa e dona tutti i suoi averi. In cambio chiede solo un posto per vivere. La parrocchia gli mette a disposizione una stanza, è piccola, senza mobili, c’è solo un letto. Dobri ringrazia, si sdraia a terra, preferisce dormire sul pavimento. Indossa abiti riciclati, le scarpe se le fabbrica da solo. Lo stato gli passa una pensione di ottanta euro al mese, Dobri compra un po’ di pane e qualche pomodoro, tanto gli basta per vivere. Ogni giorno si alza presto, si mette in cammino verso Sofia, la capitale, si siede a terra e chiede l’elemosina. Adulti e bambini gli gettano qualche spicciolo nella tazza di plastica, lui ringrazia con un grande inchino, la sera torna al villaggio. Ha 98 anni, in città lo conoscono tutti, lo chiamano con affetto Nonno Dobri. Lui cammina curvo, entra in una chiesa, parla con il sacerdote. Gli mette tra le mani tutta l’elemosina raccolta negli anni. Sono 40 mila euro. Il prete è sconvolto, come ha fatto a raccogliere quella cifra? Dobri sorride. Per se stesso non ha mai tenuto un centesimo, quel denaro deve andare a chi ne ha davvero bisogno. Grazie a lui vengono restaurate chiese e monasteri, Dobri si assicura che le bollette degli orfanotrofi vengano pagate. Qualcuno lo esorta a tenere un po’ di soldi per sé, lui rifiuta. Dobri Dobrev muore nel 2018, a 104 anni, nella sua piccola stanza. Felice.
Senzatetto dona tutta l’elemosina raccolta nella vita per aiutare i poveri
Dobri è sopravvissuto alla guerra e ha deciso di dedicare la sua esistenza agli altri.
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