Lui è Dino. Vive a Vicenza, in Veneto. Ha un buon lavoro, conduce una vita serena. Trascorre la settima in ufficio, il week end si spacca di alcol nei bar della zona, le sue prospettive non vanno oltre una bella casa e una macchina costosa. È il 2001. Dino ha 24 anni. Guarda dalla finestra dell’ufficio. Davanti ai suoi occhi spicca il nuovo cimitero. Volente o nolente, ogni volta che alza lo sguardo si trova di fronte a un funerale. Dino cerca di non farci caso, si distrae pensando al locale in cui andrà a sbronzarsi, ma giorno dopo giorno il pensiero della morte si insinua dentro di lui, prende spazio, finché lo travolge. Morirò, un giorno morirò! Quell’improvvisa consapevolezza si trascina dietro una domanda agghiacciante. Sta facendo le cose nel modo giusto, o sta sprecando la sua vita? È sera. Dino è in fissa davanti al televisore spento. Si alza di scatto, va al computer, smanetta e preme invio. Cinque giorni dopo è in Messico. Pensava fosse una genialata, ma si sente spaesato. Non ha una meta, solo una domanda. Dino cammina, visita i luoghi turistici, si infratta nelle stradine secondarie, divide il pasto con altri viaggiatori, parla con la gente del posto, ascolta, osserva. Torna in Italia dopo sei mesi. Non ha trovato la risposta che cercava, in compenso ha mille domande in più. Tenta di riprendere la vita di prima, ma è impossibile. Le nottate tra i fumi dell’alcol non lo soddisfano, preferisce una camminata nel silenzio dell’alba. Racimola un po’ di soldi, e riparte. Fa rotta verso l’India, si perde nelle vallate del Nepal, fa il cuoco sulle Dolomiti, percorre il Tibet in bicicletta. Esplora, scopre, non si accontenta, cerca di spingersi sempre un po’ più in là. Una sera, davanti a un falò gigantesco, Dino piange dalla gioia. È così inebriato dalla vita, che il pensiero del come, del giusto o dello sbagliato non lo spaventano più. Oggi Dino ha 45 anni. Gira il mondo in sella alla sua bicicletta. Continua a cercare quella risposta tra i ghiacci della Siberia, tra le dune del Marocco, intanto vive.
Lui è Dino
PUBBLICATO IL
CONDIVIDI
Altre storie simili:

DICEVANO CHE NESSUN ITALIANO AVREBBE MAI MANGIATO LA MIA PIZZA. SI SBAGLIAVANO
Ibrahim ha lasciato il Burkina Faso, è arrivato a Trento, e ha seguito la sua passione.

Ho perso il lavoro, sono salita a cavallo e sono partita
Jessica era triste, sfiduciata, non credeva più nelle persone. Si è messa in viaggio per i borghi d’Italia, è stata accolta ovunque a braccia aperte. Ha scoperto che il mondo…

Laurea, master in Bocconi e azienda di famiglia, molla tutto per il flamenco: ora è artista di strada
Lei è Antonina. Vive a Palermo, in Sicilia. Ha 5 anni. Va in Spagna con i genitori, cammina per strada. Una donna attira la sua attenzione. Indossa un abito pieno