Lui è Daniele. Nasce in provincia di Caserta, nel 1982. Cresce in un quartiere popolare, il palazzo è fatiscente, i bagni sono in comune, la famiglia tira a campare. Ha 6 anni. Il padre torna a casa, è su di giri, si getta addosso alla moglie, la prende a male parole, la riempie di botte. Daniele sente le urla, corre in soccorso della mamma. Al padre basta una mano per fermarlo e trascinarlo in macchina. Tutti dentro! L’uomo li porta fuori città, si ferma in aperta campagna. Se ti muovi da qui, sei morto. Daniele si rannicchia sul sedile, gli occhi sbarrati. Vorrebbe chiuderli, non ci riesce. La madre è a terra, il padre la colpisce con calci e pugni. Senza pietà. Poi tutti a casa, così, come se nulla fosse accaduto, come se fossero usciti per andare al cinema. Daniele ha 10 anni. La famiglia si trasferisce al nord, lui spera che cambi qualcosa. Sogna a occhi aperti. La mamma ritroverà il sorriso, il padre smetterà di picchiarli. Il risveglio è brusco. Le violenze continuano. Daniele si rannicchia in un angolo, si lecca le ferite. Papà, perché? La risposta è lapidaria. I figli si crescono a mazzate. Se a casa è uno schifo, a scuola è peggio. I compagni non sono accoglienti. Terrone! Pidocchio! Ci porti le malattie! Daniele non ha nessuno a cui aggrapparsi. Deve diventare grande, il prima possibile. Ha 13 anni. Il padre prende un coltello e lo punta alla gola della moglie. Ma stavolta la mamma reagisce. Vattene! Daniele guarda il padre mentre si allontana. Non una parola, nessun gesto. Solo silenzio. La mamma prende lui e la sorellina, li porta nel lettone e piangono insieme per tutta la notte. Il primo raggio di sole li coglie abbracciati. È una nuova alba. Daniele studia, finisce la scuola, diventa maggiorenne, trova un lavoro. La fidanzata resta incinta. Diventerò padre? Proprio io? Quella parola evoca dolore, odio. Ora Daniele ha 38 anni, e non ha più rivisto il padre. Sua figlia Alessia è la luce che ha diradato le tenebre del passato. Daniele la porta a pesca, a prendere l’aperitivo. Le parla, la ascolta. L’amore per la sua bambina lo ha salvato. E finché avrà vita, nessuno le farà mai del male.
Lui è Daniele

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