Lui è Daniel. Nasce a Rimini nel 1987. È un bambino vivace, a scuola è il primo della classe, fa parte degli scout, non perde un giorno di catechismo. Ha 12 anni. I genitori si separano, dicono che non si amano più e che è meglio così per tutti. Per Daniel non è meglio così, lui era convinto che la famiglia fosse per sempre. Invece si ritrova in singhiozzi davanti a un giudice, con mamma e papà scortati da estranei che si fanno chiamare avvocati. Daniel si asciuga le lacrime. È incazzato. Salta la scuola, va in giro con gli amici, a zonzo. Lo aiuta a non pensare. La droga funziona un casino, cancella ogni cosa, attutisce i dolori. Basta prenderne di continuo. Daniel si fa di cocaina e di eroina. Rimane fuori fino a tardi, non capisce nulla, sprofonda. Ha 15 anni. I poliziotti gli infilano le manette ai polsi. È in arresto, per spaccio di droga. Lo portano in un carcere minorile, ci resta un anno, esce più incazzato di prima. I genitori provano a parlargli, Daniel li manda a fanculo, preferisce farsi subito una sniffata e tornare alla sua non vita. Anzi, prende le sue cose e va via di casa, dorme sotto i ponti, passa le giornate sui marciapiedi. Ha 20 anni. Litiga con un ragazzo, impugna il coltello nella tasca, non ci scappa il morto per miracolo. Torna in galera, questa volta con una accusa pesante. Tentato omicidio. Passa un anno in cella, poi lo mandano in comunità. Daniel storce il naso, l’ultima cosa che gli serve è una predica su come sta buttando la sua vita. Ma quando arriva a destinazione, gli fanno un discorso diverso, inaspettato. Chiediti solo se sei felice, se la risposta non ti soddisfa, allora fai qualcosa. Daniel rimane in silenzio. Passano gli anni. Torna a Rimini. Le tentazioni sono dietro ogni angolo, Daniel vacilla, è sul punto di cedere, il richiamo della droga è forte, ma fa qualcosa che non aveva mai fatto. Chiede aiuto. I servizi sociali si attivano e gli trovano un lavoro. Daniel ha 33 anni. Ogni giorno prende un sacco, infila i guanti e pulisce le strade della sua città, i luoghi della sua perdizione, le scorie del suo passato.
Lui è Daniel
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