Lui è Anton Krasovsky, conduttore televisivo di Russia Today.
Ha usato queste parole in diretta tv: i bambini ucraini che si oppongono a Mosca devono essere annegati e bruciati.
Troppo forti persino per la sua emittente, che l’ha sospeso.
Krasovsky si è scusato: “Mi sono lasciato trasportare, mi dispiace, ma può succedere”.
Ma sì, può succedere.
In fondo a sentire loro, questa non è una guerra, ma un’operazione speciale. Non stanno morendo migliaia di civili, tra cui molti bambini, ma solo dei nazisti brutti e cattivi. Non stanno occupando, ma liberando.
La giornalista russa Anna Politkovskaja diceva: “Bisogna avere il coraggio di chiamare tutti con il proprio nome, compresi i dittatori”.
È stata uccisa proprio perché non usava giri di parole.
Ha usato queste parole in diretta tv: i bambini ucraini che si oppongono a Mosca devono essere annegati e bruciati.
Troppo forti persino per la sua emittente, che l’ha sospeso.
Krasovsky si è scusato: “Mi sono lasciato trasportare, mi dispiace, ma può succedere”.
Ma sì, può succedere.
In fondo a sentire loro, questa non è una guerra, ma un’operazione speciale. Non stanno morendo migliaia di civili, tra cui molti bambini, ma solo dei nazisti brutti e cattivi. Non stanno occupando, ma liberando.
La giornalista russa Anna Politkovskaja diceva: “Bisogna avere il coraggio di chiamare tutti con il proprio nome, compresi i dittatori”.
È stata uccisa proprio perché non usava giri di parole.