Lui è Andrea Tonello. È imprenditore, uomo, padre di una figlia rapita. Andrea ha 47 anni. Vive e lavora a Vigonza, nel padovano. Ha una compagna ungherese, Klaudia, che fa la parrucchiera ad Abano Terme, e una figlia di tre mesi: Chantal. È il dicembre del 2011. La donna parte con la bambina per passare le vacanza di natale a Mezotur, in Ungheria. Verso fine anno, come d’accordo, lui si mette in macchina per andare a riprenderle. La chiama durante il viaggio, lei dice di non andare, non vuole più tornare in Italia. Andrea la cerca, non la trova. È l’inizio di un incubo. L’uomo si rivolge alla giustizia. Il tribunale di Padova processa Klaudia in contumacia per sequestro di persona, il pubblico ministero ottiene un mandato di cattura internazionale, il giudice dei minori di Padova affida la bambina al padre e dichiara deceduta la patria potestà della donna, che oggi ha 37 anni. Klaudia è imputata per sottrazione di minore pure al tribunale di Mezotur. La questione giuridica arriva al cospetto della Corte Europea dei diritti dell’uomo. Nel frattempo, Andrea va in Ungheria a cercare la figlia. Ogni 15 giorni. Si apposta sotto casa della nonna, la vede, il suo cuore si illumina, attiva la magistratura, lei sparisce. Andrea torna, si traveste pure da clochard per non farsi riconoscere, perché ormai al paese lo conoscono tutti e avvisano subito Klaudia. Per il compleanno di Chantal noleggia un camion pubblicitario a Budapest. Sulla vela mette la foto della figlia e inizia a girare per le vie del paese. Prova a mettere una taglia, bussa alla porta del capo della polizia, lo trova ubriaco. Alla fine ha scoperto che Klaudia aveva premeditato ogni cosa: venire in Italia, cercare il pollo di turno, farsi mettere incinta e spennarlo. In sette anni di viaggi e ricerche, Andrea avrà guidato 500 mila chilometri e speso 300 mila euro. Lui rivuole la figlia, anche se quando la rivedrà, ormai parleranno due lingue diverse. Ogni natale, le scrive una lettera che pubblica su Facebook: “Auguri principessina. Quando ci ritroveremo sarà dura, ma sarà immensamente fantastico. Ti amo piccola mia. Aspettami. Il tuo papà”.
Lui è Andrea Tonello
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