Lui è Andrea. Vive a Lanusei, in Sardegna. Ha 6 anni. Sta visitando dei siti archeologici con il padre. Si guarda intorno dubbioso, sono delle mura mezze scassate, cosa c’è di bello? Arriva in uno spiazzo, si ferma davanti a delle pietre enormi, diverse dalle altre. Papà, che cosa è quella roba? Il padre sorride. Quelle piccolo mio, sono le tombe dei giganti. Andrea resta a bocca aperta. Sono bellissime! Sommerge il padre di domande, una volta a casa legge, guarda documentari, rimane affascinato dai misteri del passato. Il mare, la pietra, gli alberi fuori dalla finestra gli sembrano d’improvviso diversi. Hanno una storia da raccontare, e lui vuole conoscerla. Passano gli anni, Andrea si diploma come geometra, fa il militare, si trasferisce a Milano, cerca la sua strada tra mille lavori, poi una sera guarda l’orizzonte, immagina la sua terra, riesce quasi a sentire il profumo del mirto. Gli occhi si riempiono di lacrime. Casa, deve tornare a casa, adesso, subito. È un bisogno forte, primordiale. Appena rimette piede in Sardegna, fa il tour dei musei. Vuole immergersi nella storia. Guarda, imprime ogni oggetto nella sua mente. È stregato dalla forma perfetta di un vaso antico. Vuole averlo, toccarlo. Corre a comprare dell’argilla, non ha idea di cosa stia facendo, ma le mani si muovono da sole. Impasta, modella, tira, finché sotto le sue dita prende vita un vaso, molto simile a quello appena visto. Andrea lo fissa incredulo. Ancora, vuole creare ancora. Studia le tecniche di cottura, si cimenta nella lavorazione del cuoio, poi passa alla fusione del bronzo. Rimedia tagli, sbucciature, ustioni, ma quando vede quegli antichi oggetti prendere vita, piange di gioia. Andrea mostra le sue riproduzioni a degli esperti, riceve complimenti e tante richieste. Quel bisogno istintivo, privato, si trasforma in un lavoro. Oggi Andrea gira la Sardegna per eventi e ricostruzioni, racconta la storia degli antichi popoli sardi attraverso i suoi oggetti. Vive con le mani immerse nella sua terra, la impasta, la plasma, la respira. A ogni scoperta, si emoziona come un bambino.
forgia spade e armature: sotto le sue mani rivive la storia degli antichi popoli sardi
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