Lui è Alessandro. Vive a Roma. Ha 39 anni. È il 2017. Il figlio Matteo non sta bene. Lo portano in ospedale. Ha una malattia rara autoimmune ai reni. Il suo bambino deve essere ricoverato. Alessandro torna a casa, non dorme, non mangia, vuole capire. Non c’è tempo. Inizia il viavai degli esami, medicine, aghi, rinunce, inverni chiusi in casa. Il figlio è steso a letto, quando dovrebbe solo correre dietro a un pallone. Alessandro si sente impotente, si arma di tutta la pazienza e l’amore di questo mondo. Passano due anni di alti e bassi, ma Matteo non molla e non perde il sorriso. È il 25 luglio del 2019. Il figlio più grande, Samuele, vuole andare al campo scout, è la sua prima vacanza lontano dalla famiglia, Alessandro dà il via libera. È felice, per un po’ starà lontano da ospedali e sofferenza. Passa un giorno. Squilla il telefono. Stiamo trasferendo suo figlio in ospedale, ha avuto un ictus. Alessandro e la moglie volano da lui. La dottoressa li ferma sulla porta. Piangete adesso, e poi sorridete, Samuele ha bisogno di questo. Alessandro entra nella stanza, trova il suo bambino di 9 anni tra macchinari e fili, incrocia i suoi occhi impauriti. Scusa papà. Alessandro non regge, corre fuori, crolla in ginocchio, stremato. Passano quattro mesi. Samuele torna a casa. Anche lui dovrà combattere contro una malattia autoimmune. È stanco, irriconoscibile, ma è vivo. È il febbraio del 2020. Le scuole chiudono per il coronavirus. Alessandro e la sua famiglia si barricano in casa, ma Matteo ha la tosse, gli antibiotici non fanno effetto. Alessandro non vuole crederci. I medici sono preoccupati, lo mettono in isolamento. Alessandro si fa chiudere nella stanza con lui. Si fotta il coronavirus, non lascerà suo figlio da solo. Dorme sulla poltrona, guarda il suo bambino. Non si abituerà mai a vederlo intubato, ma Matteo sorride. Io lotto papà. Alessandro prega, aspetta. Passano 3 giorni. Il tampone è negativo. Alessandro vorrebbe urlare dalla gioia. Tornano a casa, sa che non è finita, ma la sua famiglia non mollerà mai.
Lui è Alessandro
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