Lui è Albert Spaggiari. Bert, per gli amici.
Nasce nel villaggio di Laragne, in Provenza, il 14 dicembre 1932. Il padre fa il muratore, muore quando lui ha 3 anni. La madre lavora in un piccolo negozio di biancheria a Hyères. Albert cresce libero e selvaggio. È uno a cui la vita normale sta stretta. Dopo aver letto le gesta del bandito Giuliano, parte per Palermo, per arruolarsi a Montelepre. Viene arrestato e rispedito in Francia. Ha 17 anni. Si arruola nel terzo battaglione parà: i berretti rossi in Indocina. Anche questa volta finisce in prigione.
Quando esce s’inventa una nuova vita. Lavora come fotografo di feste e matrimoni a Nizza. Legge un poliziesco di Robert Pollock in cui un gruppo di ladri penetra in una banca della city londinese. Ne rimane folgorato.
Albert recluta un gruppo di otto uomini fidati, insieme elaborano un piano infallibile.
È lunedì 19 luglio 1976. A Nizza è piena estate. La squadra scende nel sistema fognario della città. Lo attraversa, tra feci e topi. Arriva davanti al caveau della banca francese Société Générale. Lo abbatte usando una fiamma ossidrica.
Albert e i suoi uomini sono dentro. Rubano gioielli, lingotti e contante per un cifra di 50 milioni di franchi. Sulla parete Bert lascia una scritta: “Senza odio, senza violenza, senza armi”.
Il colpo ha un’enorme risonanza. Tutta la Francia è incredibilmente dalla parte dei ladri. Tre mesi dopo il furto, il 27 ottobre, Spaggiari viene arrestato. Viene drogato e confessa tutto, tranne il nome dei suoi complici. Nella sua scala di valori, spiega, non c’è posto per il tradimento.
Ogni mercoledì il giudice Bouzais lo interroga, cercando di estorcergli informazioni. Il 10 maggio dell’anno successivo, mentre è in una stanza con il giudice, Bert sente il rombo di una moto. Apre la finestra e si butta. Atterra sul cornicione di un portone, poi sul tetto di una Renault 6. In strada, la moto lo aspetta. Albert ci sale sopra.
L’uomo più ricercato di Francia scappa di nuovo. Muore in latitanza, per un cancro alla gola, il 10 giugno 1989. Nel testamento Bert lascia queste parole: “Alla giustizia regalo il mio ultimo affronto, muoio da uomo libero”.
Lui è Albert Spaggiari
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