Lei è Vittorina. Vive in provincia di Padova. È la terza di quattro figlie. La sua mamma è malata di tumore, Vittorina va a trovarla in ospedale, la vede piegarsi, mai spezzarsi. È il 1971. Ha 13 anni. Si prepara per andare a scuola, il padre la trattiene. Mi dispiace, mamma non ce l’ha fatta. Vittorina resta senza fiato, il suo papà barcolla, lei lo sorregge, si fa forza e sfodera il suo migliore sorriso. Forza papi, andiamo avanti. Passano dieci anni. Il padre fa dei controlli. Tumore al cervello. Nel giro di poco, se ne va anche lui. Vittorina non ha nemmeno il tempo per piangere, ci sono i conti da pagare, e un’azienda da portare avanti. Mette il turbo. Il tempo passa. Vittorina si sposa, nascono due figli, il lavoro ingrana. È il 2003. Una delle sorelle ha un tumore al seno. Vittorina scende in campo al suo fianco, armata di sorriso. Dai che lo sconfiggiamo, questo maledetto. E ha ragione, la sorella guarisce prima del previsto. Finalmente può tirare il fiato. Neanche a dirlo. Il figlio Marco ha problemi a scuola, bullismo, assenze, un inferno. Vittorina non si perde d’animo, supera anche questa. Basta? Macché. La figlia dodicenne ha una grave Scoliosi, finisce sotto i ferri. Sono settimane di ansia, ma l’operazione riesce. Vittorina si fa il segno della croce e va avanti. È il 2013. Non si sente bene, fa degli esami. Signora, ci dispiace, lei ha un tumore. Vittorina scoppia a ridere. Ti pareva! Non perde un giorno di lavoro, intanto va di chemio come se piovesse, e riesce a spuntarla. È il 2020. Muore la sorella maggiore. Di cosa? Tumore. Vittorina resta in piedi. Passa qualche tempo, si sottopone a un esame di routine. Signora, purtroppo è tornato, questa volta ha aggredito il pancreas! Vittorina alza le braccia al cielo. Allora ditelo che ce l’avete con me! Tempo due settimane e i medici la richiamano. Signora, le chiediamo scusa. Ci siamo sbagliati, sono soltanto dei calcoli. Vittorina è piegata in due, dal ridere. Oggi ha 63 anni, in quanto a dolori non si è fatta mancare nulla, ma li ha affrontati con coraggio, un po’ di ironia e tanta, tanta voglia di vivere.
Lei è Vittorina

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