Lei è Veronica

Lei è Veronica. Nasce a Vicenza nel 1993. Con lei viene al mondo anche Maria, la sua gemella. Veronica ha 11 mesi. Il padre esce di casa e non torna più, lei e la sorella crescono con la mamma e la nonna sotto lo stesso tetto. La nonna ha un negozio di parrucchiera, la madre lavora con lei. Veronica passa lì dentro tutti i pomeriggi. Gioca tra le sedie e i lavatesta, parla con le signore che vengono a fare la permanente, tra una piega e l’altra se la ride di gusto, alcune clienti escono con un enorme testone cotonato, ce n’è una che Veronica ama chiamare porcospino. Il negozio della nonna è come una grande famiglia. Passano gli anni. La madre di Veronica decide di cambiare casa, prende le figlie e si trasferisce. Per Veronica è un trauma, ma in realtà non c’è molta differenza, loro quattro fanno sempre tutto insieme, lavoro, vacanze, pranzi e cene. Veronica non rinuncia neanche alla merenda, tra un loacker e un bicchiere di latte, la nonna le racconta di quando a 12 anni già lavorava e per farla arrivare al lavatesta dovevano metterle un rialzo. Veronica cresce. Frequenta il liceo, nel tempo libero aiuta la madre in negozio, la nonna è in pensione, ma nessuno la schioda da lì. Il tempo passa, ma tra loro quattro è sempre uguale, non ci sono segreti, se una ha un problema, alza la cornetta e scatta il giro di telefonate. Si dicono tutto, sempre, come le migliori amiche. È il 2015. La madre di Veronica fa un brutto incidente. È viva per miracolo, ma la sua gamba è distrutta, ospedale, sedia rotelle e sette interventi. Veronica e la sorella la aiutano, ma non sono sole, la nonna fa le valigie e si piazza a casa loro. Tutte insieme proprio come un tempo. Passano 2 anni. La famiglia di Veronica è costretta a chiudere il negozio, la madre non riesce più a occuparsene. Veronica ha un groppo in gola, lì dentro si è scritta la loro storia. Veronica, Maria, mamma Sabrina e nonna Maria Rosa adesso sono separate, non possono abbracciarsi, ma l’appuntamento in videochiamata non glielo toglie nessuno.