Lei è una bambina. Vive in Sicilia. Entra in casa. Il padre sta facendo saltare le unghie della mamma con i tappi della birra. Si diverte. La madre urla. Lei piange. Un giorno scende in cantina con il fratello. A terra c’è un uomo. Gli manca un braccio, c’è sangue ovunque. Il fratello le copre gli occhi. Nostro padre è un mafioso, non possiamo farci nulla. In casa ci sono tante armi. Le danno il voltastomaco. Prova schifo. Odio. È stanca di quella vita. Una notte la polizia fa irruzione. Il padre finisce in manette. Lei tira un sospiro di sollievo. Per strada le sputano addosso. Schifosa, sei la figlia di un infame! Il padre è un pentito. Lei sa cosa significa. È in pericolo. Ha 16 anni. Conosce un ragazzo. Hanno le stesse ferite nel corpo e nell’anima. Parlano, si stringono, vogliono fuggire da tutto. Lei è felice. Si aggrappa a quel sogno. Lo vede, ci crede. Sposa il ragazzo. Aprono una macelleria, nascono due figli. Una vita normale. Ma la lettera scarlatta resta. Tesoro, lasciamo questo paese maledetto. Gli occhi del marito però sono cambiati. Si è arreso all’odio e ha accettato la violenza. È entrato nel giro, come suo padre. Lei piange. Si sente tradita, lo lascia con la morte nel cuore. Tenta di voltare pagina. Trova un altro. Un giorno va a prendere la figlia a casa dell’ex marito. Litigano. Volano schiaffi, botte. Il nuovo compagno estrae una pistola. Un colpo secco. L’ex marito cade a terra. Lei è distrutta. Basta odio. Basta sangue inutile. Si accusa dell’omicidio. Vuole espiare lo schifo che sente addosso. Resta mesi in galera, poi viene riconosciuta innocente. Non ha più nulla, neanche i figli. Solo quel sogno. È stato tradito, sporcato, abusato, ma ancora brilla. Lei si guarda dentro. Ci crede ancora. Fugge, si lascia tutto alle spalle, costruisce una vita semplice, noiosa, bella. Non dimentica che c’è una pallottola con scritto il suo nome. Per questo scrive un libro. Racconta la sua storia, la sua lotta forsennata per scampare a un destino che sembrava già scritto. Vuole che i suoi figli, che tutti sappiano. La speranza, è più forte delle armi.
Lei è una bambina
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