Lei è Teresa. Ha 43 anni. Vive a Roma. È separata e madre di due figli. Andrea ha 14 anni, è il primogenito. È il 2012. Teresa torna a casa, Andrea le consegna la pagella. Tutte insufficienze. Lei è stupita, il figlio non ha mai avuto problemi. Cosa succede? Lui ci gira intorno, poi confessa. La ragazza che gli piace l’ha respinto. Teresa prova a consolarlo. È il 14 novembre. Il suo Andrea compie 15 anni. Teresa gli dà 50 euro per festeggiare con gli amici. Lui ringrazia, ma al ritorno da scuola è triste. Teresa cerca di tirarlo su. Organizza una festa in famiglia, con lasagne e torta. Andrea la stringe forte, le dà un grosso bacio. Grazie. Passa qualche giorno. Teresa è in Calabria dalla madre. Riceve una chiamata dall’ex marito, ha preso il figlio piccolo da scuola e lo sta portando a casa. Teresa sente delle urla. Aiuto, aiuto! Non capisce. Cosa succede? Cade la linea. Teresa ha il cuore a mille. Richiama. L’ex marito balbetta. Non so come dirtelo, Andrea si è impiccato. È buio pesto. I giorni successivi sono il caos. Teresa è in obitorio, tocca il corpo del figlio, freddo, fragile. È la prima volta che tocca un morto. Pensa di impazzire. Una domanda la tormenta. Perché? Apre il giornale. La morte di Andrea è in prima pagina. Lo chiamano il ragazzo dai pantaloni rosa. Teresa non capisce, ma vuole vederci chiaro. Fa domande ad amici e professori. Scopre che il figlio era vittima di bullismo, i compagni gli davano del frocio, qualcuno aveva aperto una pagina Facebook apposta per ridicolizzarlo. Teresa è sconvolta. Non ha mai sospettato nulla. Si sente uno schifo. Le indagini non portano a nulla. Per la procura Andrea non era oggetto né di omofobia né di bullismo. Teresa è l’ombra di se stessa, solo una cosa la tiene in piedi. Testimoniare. Scrive un libro, gira le scuole, parla della sua esperienza, apre gli occhi a chi non può o non vuol vedere. Perché nessuna mamma provi quella sensazione che le è rimasta impressa sul palmo della mano e non ha mai più dimenticato. La carezza di pietra.
Lei è Teresa
Altre storie simili:

Lei è Anna
Lei è Anna. Nasce in Ucraina nel 2003. I genitori fanno il possibile per tirare avanti, ma è dura. Ha 6 anni. Stringe la mano della mamma e si trasferisce

Sono stufo del razzismo, trovatevi un altro medico
Enock Rodrigue Emvolo è medico di base in un paesino del varesotto, i pazienti non lo vogliono per il colore della sua pelle. Lui è stanco degli insulti: me ne vado.

Mi hanno detto sua figlia non vivrà, se porta avanti la gravidanza potrà donare i suoi organi
Lei è Krysta. Ha 23 anni. Vive negli Stati Uniti insieme al compagno Derek. Desidera diventare madre più di ogni cosa. Finalmente il test di gravidanza è positivo. Krysta si