Lei è Suela. Nasce a Fier, in Albania, nel 1984. Il padre fa il camionista, la madre è una sarta. Ha 16 anni. I genitori le dicono che presto si sposerà. Suela non crede alle sue orecchie. E con chi? Con un uomo più grande, lo conoscerai presto. Suela prova a opporsi, ma le famiglie hanno già organizzato tutto. Lo incontra un paio di volte, diventa maggiorenne, si ritrova sull’altare. Il giorno dopo il matrimonio, fa le valigie e si trasferisce con il marito in Italia. Suela si tappa il naso, veste i panni della moglie devota, cucina, pulisce, sorride. Intanto muore dentro. Ha 21 anni. Diventa mamma, nasce Enrico. Suela vive per lui, perché il resto è un disastro. Una sera, dopo l’ennesimo litigio, guarda gli occhi terrorizzati del suo bambino, lo prende in braccio e scappa. Dorme in macchina, poi sul divano di un’amica. È sola, spaventata, ma prova un senso di libertà. Bussa alla porta di un centro per madri in difficoltà, riprende gli studi, lavora come sarta e mette i soldi da parte per comprare casa. Passano tre anni. Suela apre la porta del suo nuovo appartamento. Trenta metri quadri da arredare. Le sembra una reggia. Abbraccia Enrico. Tesoro mio, inizia una nuova vita. Il tempo scorre. Suela ha 26 anni. Un conoscente le scrive su Facebook. Parlano, si trovano, si piacciono. Lei frena, ha paura. Passano i mesi. Giuseppe è ancora lì, con garbo, in paziente attesa. La invita a bere un caffè. Il secondo appuntamento è una cena, la riaccompagna a casa, si comporta da galantuomo. Il primo bacio arriva un po’ dopo. Si amano, convivono, si sposano. Suela è di nuovo incinta, mette al mondo Nicole, è felice. È il 2018. Il figlio Enrico ha un dolore al petto, i medici minimizzano. Suela non è convinta, richiede altri esami, le danno dell’apprensiva, poi si scusano. Enrico ha un tumore. Suela è una roccia, lotta al fianco del figlio per due lunghissimi anni, e insieme vincono la battaglia. Il mostro è sconfitto. Ora Suela ha 36 anni. Ha pregato tanto per la guarigione del suo bambino, ha desiderato con tutta se stessa di essere al suo posto per risparmiargli quel dolore. È successo. Ha un tumore al seno. Un’altra batosta, ma va bene così. Basta che lui sia fuori, perché io ce la farò per entrambi, non si scherza con chi è nata guerriera.
Lei è Suela
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