Lei è Sonia. Nasce a Como nel 1992. È una bambina timida, quando ascolta la musica si sente più forte. Viva. Cresce. Strimpella la chitarra. Ogni giorno, tutti i giorni finché diventa brava. Un pomeriggio, si imbatte in un artista di strada. Sonia si ferma. Ascolta elettrizzata. Correa a casa, compra un piccolo amplificatore e un microfono. Sceglie un angolo che le piace. Suona con tutta se stessa. Nota dopo nota la timidezza sparisce. L’amplificatore stride come un vecchio citofono, ma Sonia è felice. Intanto si iscrive all’università. È il 2015. Sonia ha 23 anni. Parte per l’Irlanda come volontaria. È un’esperienza bellissima, ma niente è come la musica. Quando torna a casa, si rimette subito al suo angolo. Un pezzetto di asfalto che è tutto il suo mondo. La musica la fa sentire viva, ma non paga. Sonia deve sbarcare il lunario in qualche modo. Lavora in un call center svizzero. Guadagna bene, l’orario è buono. Ma si sente in trappola. Appena può prende chitarra, amplificatore e scappa in strada in cerca di ossigeno. È il 2017. Un regolamento comunale vieta l’utilizzo di amplificatori e microfoni agli artisti di strada. Sonia è sconvolta. Sente la gabbia farsi sempre più stretta. Infila le cuffie, tenta di evadere. Nelle orecchie risuona La strada, dei Modena City Ramblers. Sonia parla bene l’inglese, ma c’è una parola che non capisce. Cerca il testo. Eccola, è Galway. Una città dell’Irlanda. Sonia guarda le fotografie sul web. Le strade sono piene zeppe di artisti come lei. Sente vibrare ogni fibra del suo corpo. Dà un bacio alla mamma, afferra la chitarra e parte. Appena atterra a Galway, capisce, sente, che è tutta un’altra musica. Decine di giovani sono appostati a ogni angolo, ovunque va è un susseguirsi di esibizioni. Nessuno li guarda male, anzi, la gente ascolta con piacere. Sonia piange. Non si sente più sola. I primi tempi sgobba come una matta, fa la cameriera, poi imbraccia la chitarra. Poco alla volta le cose ingranano. Molla il lavoro e si dedica solo alla musica. Arricchisce le sue performance, balla, ride. D’inverno si gela, ma poi qualcuno si ferma, dice che la sua esibizione gli ha cambiato la giornata. Sonia sorride. È felice.
Lei è Sonia
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