Lei è Simona. Vive a Invorio, in Piemonte. Il padre lavora in fabbrica, la madre fa le pulizie. Arrivare a fine mese è sempre un’impresa, Simona cresce tra rinunce, privazioni, ma tanto amore. Ha 17 anni. Studia Ragioneria e sogna il principe azzurro. Entra in un bar, conosce un uomo. Si chiama Gabriele, è più grande di 9 anni, fa l’imbianchino. È un colpo di fulmine. Simona non ha un soldo da parte, deve ancora finire gli studi, ma il cuore chiama, e la porta dritta alla convivenza. Gabriele si dà un sacco da fare, ma non ha entrate fisse. Simona si arrangia come cameriera, barista, babysitter, commessa, ma il pane in tavola scarseggia. Passano giorni, settimane, anni nel precariato più nero. In un attimo Simona si ritrova adulta, con due figli, un affitto da pagare e un unico stipendio. La metà se ne va per la casa, poi ci sono le bollette e la spesa. A fine mese non resta nulla. Le vacanze sono un miraggio, anche le scarpe nuove per i bambini diventano un lusso. Simona continua a cercare lavoro, ma alla sua età chi la vuole? È frustrata, piena d’ansia, si sente un fallimento. È il 2015. Ha 40 anni. Un’amica le propone di vendere cosmetici porta a porta, il marito scuote la testa. Lascia perdere, quei lavori sono una fregatura. Simona alza le spalle, peggio di così non può andare. Si butta, il lavoro la appassiona. È incredula, proprio lei che non riusciva a far quadrare i conti, si scopre una brava venditrice. In un anno e mezzo diventa responsabile di zona, poi agente di commercio. Ora Simona gestisce un team di mille persone, il marito ha perso il lavoro a causa del covid, ma lei provvede alla famiglia senza problemi. Per la prima volta nella sua vita mette le cose nel carrello senza guardare il prezzo, può comprare ai figli le scarpe nuove e può permettersi di curare il padre malato. Se si guarda indietro sente ancora la disperazione, i sacrifici, le sconfitte che ha dovuto passare prima di trovare la sua strada. Ma all’alba dei suoi 46 anni è felice di non aver mollato, perché non è mai troppo tardi per rimettersi in gioco.
Lei è Simona
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