Lei è Silvia. Nasce a Treviglio, in provincia di Bergamo, nel 1985. È l’ultima di 6 figli. Essere la più piccola è divertente, ma non è sempre facile. I soldi non sono mai abbastanza. Silvia ha un sogno, diventare medico legale. Finisce le Superiori, vuole fare Medicina. I genitori la stoppano. I soldi non bastano. Silvia si arrabbia, ma non ha alternativa. Cambia strada, diventa operatore sanitario. Ha 28 anni. Conosce Alessandro. Si innamora. Lui è più grande, divorziato con un figlio. La sua famiglia si oppone, non è quello giusto. Silvia è irremovibile. Non rinuncerà anche a questo. Esce di casa, convive, ma non è facile. Lui è un operatore turistico. Sei mesi a Jesolo, e sei in Val d’Aosta. Silvia lo raggiunge nei week end. La passione per i viaggi li unisce. Non programmano niente. Si svegliano la mattina e partono, così, su due piedi. Non si fermano nemmeno quando arrivano le prime figlie, due gemelle. È il 2018. Silvia è di nuovo incinta. È un maschietto. Mancano due mesi alla nascita. È marzo. Alessandro ha mal di schiena. Il dolore è atroce. I medici la chiamano in disparte. Signora, non c’è speranza. Ha un tumore al rene, con metastasi. Silvia tocca il suo pancione. Piange. Alessandro è ricoverato. Non può muoversi. Lei partorisce da sola. Lui torna a casa, con poche speranze. Si amano. Lei è di nuovo incinta. Non voleva, e non vuole tenerlo. Ha paura. Alessandro la blocca. Non se ne parla. E sia, quel bimbo sarà il loro miracolo d’amore. Si asciugano le lacrime. Combattono. Trovano un medico disposto a operarlo. Potrebbe tornare a camminare, ma l’operazione è rischiosa. Alessandro vuole tentare, hanno ancora tanti viaggi da fare insieme. È il febbraio del 2019. L’intervento è riuscito. Alessandro si alza dal letto. Appoggia un piede. Fa un passo. Un altro. Silvia non riesce a crederci. Passa qualche giorno. Non sta bene. Alessandro entra in coma. Muore. Silvia è svuotata. L’amore della sua vita non c’è più, ma le ha donato quattro figli. Grazie a loro è rimasta in piedi.
Lei è Silvia

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