Lei è Silvia. Vive a Roma con la madre e le due sorelle. Ha 17 anni. Si infila la felpa, sente una fitta al collo. Il dolore è così forte che le toglie il respiro, poi scompare. Passa qualche giorno. Si guarda allo specchio. E questo cos’è? Un bozzo! Deve aver preso una botta, ci mette su la crema, ma non succede nulla. Corre dalla mamma. Meglio fare dei controlli. Girano per ospedali, nessuno sembra capirci qualcosa. La risposta arriva dopo mesi di buchi nell’acqua. Linfoma di hodgikin. La aspettano cicli di chemio e radioterapia. Silvia è forte, sente di potersela giocare, prova a non farsi travolgere, si concentra sull’esame di maturità. Stringe la mano della mamma e affronta le cure. Festeggia i diciott’anni, si diploma. Arriva l’estate, è guarita. Si lascia quel brutto ricordo alle spalle e continua la sua vita. Conosce un ragazzo, è colpo di fulmine. Il tempo vola. Ha 27 anni. Lui si inginocchia. Vuoi sposarmi? Silvia esplode di gioia. Fissa la data, sceglie il vestito, tutto è pronto. È sera. Manca poco alle nozze. Silvia si accascia a terra, ha un forte dolore al seno. Corre in ospedale. Brutte notizie, il tumore è tornato. Deve iniziare subito le cure, il matrimonio è rimandato a data da destinarsi. Silvia finisce più volte sotto i ferri. Perde i capelli. Si guarda allo specchio, piange disperata. A differenza della prima volta, ora le sedute di chemioterapia risultano devastanti, il dolore è insopportabile. Le danno il colpo di grazia. Signora, con la cura che sta facendo, si scordi di diventare mamma. Silvia è a pezzi. Vivere, morire, che differenza fa? Niente ha più senso. Va avanti per inerzia. Passano i mesi. Recupera le forze, il male sembra scomparso. Silvia respira, il fidanzato le tende la mano. Riprendiamo da dove eravamo rimasti? Si sposano. È il 2017, Silvia ha la nausea, si sente svenire, e questa volta si sente davvero morire. Ha cantato vittoria troppo presto, il maledetto deve essere tornato. L’ospedale è sempre lo stesso, il medico ha il referto in mano, il verdetto sta per essere pronunciato. Silvia chiude gli occhi. Signora lei è incinta!
Lei è Silvia

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