Lei è Serena. Vive in Calabria. Frequenta le Medie. Porta l’apparecchio, ha gli occhiali. Cammina a testa bassa, prega di scomparire. Serena cresce, non sa chi è, o cosa vuole, si iscrive all’Alberghiero solo per seguire un’amica. Ma la scuola non le piace, si sente fuori posto, invisibile a tutti, anche a se stessa. È il 2016. Serena vuole scappare da quell’esistenza grigia. Arriva a Milano. Lavora in un negozio di giocattoli. Dà tutta se stessa, ma anche quello non è il suo posto. Serena cambia un impiego dietro l’altro, non si sente mai valorizzata o sostenuta. Un giorno prova un dolore fortissimo al ventre, e scopre di avere l’endometriosi. Pensa ai figli che forse non avrà, al lavoro stabile che non trova, alla malattia con cui dovrà convivere. Tutto questo mentre le sue amiche hanno trovato la loro strada. Si sente in ritardo su tutto, intrappolata in una vita che non le appartiene. È mattina, sta camminando, passa davanti a una chiesa. Serena si blocca. Il richiamo è forte, impellente. Avanza nella navata, a ogni passo il suo cuore si riempie di un qualcosa che non sa spiegare. Una forza sopita risale da dentro, preme per uscire. Serena crolla in ginocchio. Si sente circondata da un amore grande, e per la prima volta lo sa, lo sente. Non è sola. Oggi Serena ha 25 anni, si è licenziata da poco dall’ennesimo lavoro. La sera stessa ha inviato una email a tutti i capi ed ex colleghi. Per la prima volta ha messo nero su bianco i suoi pensieri, le sue ragioni, la sua verità. È stata un’emozione potente, liberatoria. Con sua sorpresa non ha ricevuto insulti, o indifferenza, ma messaggi di stima e ringraziamento per il lavoro svolto. Serena si è asciugata le lacrime e ha ripreso a camminare. Ha imparato che mettersi in gioco può fare la differenza. Ha smesso di dare la colpa agli altri e ha iniziato ad ascoltarsi. Ha accettato la malattia, è decisa a trovare un lavoro che la valorizzi, vuole al suo fianco una persona che condivida i suoi ideali. Tenterà ogni strada, proverà ogni direzione, e troverà quella giusta.
Lei è Serena
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