Lei è Serena. Nasce a Trento nel 1967. È figlia unica di una famiglia benestante. Serena è la principessa di casa, viziata e coccolata. La madre è una donna di una bellezza unica e rara, determinata, intelligente. È il 2 ottobre del 1972. Serena ha 5 anni. La madre muore in un incidente aereo, il piccolo Piper su cui viaggiava con il datore di lavoro si schianta. Serena è in lacrime. Il padre la abbraccia. Facciamo un patto, qualunque cosa succeda, non ci lasceremo mai. Serena si aggrappa a quella promessa, ma qualcosa si rompe. In città girano delle voci, la madre di Serena e il suo capo erano amanti, così dicono. Il padre è ferito nell’orgoglio, costringe Serena a distruggere tutte le fotografie della sua mamma. E guai se si azzarda a pronunciare il suo nome. Dopo sei mesi si risposa. Serena chiude i ricordi in un cassetto e va avanti. Ha 22 anni. Deve sposarsi. Serena lavora, i soldi che guadagna li porta tutti a casa, ma questa volta chiede al padre se può tenere qualcosa per il matrimonio. Lui è contrario. Scoppia una lite furibonda. Serena non piega la testa, saluta il padre e se ne va. I soldi per il vestito glieli presta una collega, all’altare la accompagna il marito. Il padre la esclude da tutto, feste, riunioni. Per lui la figlia è morta. Serena ha il cuore a pezzi. Un giorno la zia, sorella della madre, suona alla sua porta e le consegna una scatola. Dentro ci sono delle vecchie fotografie. Serena le guarda. È un colpo al cuore. Rivede la sua mamma, bella, giovane, felice. Lei bambina che abbraccia il suo papà. Allora non tutte le foto erano andate distrutte. È il 2 ottobre del 2017. Serena riceve una telefonata. Il padre è ricoverato. L’orgoglio la frena, ma il cuore le dice di andare. Entra nella clinica. Papà, sono io. Lui la guarda. Piange. Anni di silenzio, si sciolgono in un abbraccio. Perdonami, volevo vendicarmi di tua madre, me la sono presa con te. È pomeriggio. Il padre ha gli occhi chiusi, il respiro affannoso. Serena gli fa una carezza. Puoi andare papà. Lui fa un sospiro, rilassa il volto, muore.
Lei è Serena
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