Lei è Savina. Vive a Oria, in Puglia. Ha 6 anni. È il primo giorno di scuola. Entra in classe, si guarda intorno, tutti chiacchierano, sorridono, solo un bambino sta in disparte. Savina allunga la manina, si presenta. Il compagno la fissa in silenzio, i suoi occhi sono grandi, profondi, espressivi. La maestra Maria dice che Riccardo è un bimbo speciale. Usa anche un’altra parola, autismo. Savina non ha idea di cosa sia, sa solo che è rapita dal quello sguardo, a volte sembra perso, altre comunica più di mille parole. Passano i mesi. Savina bisticcia con i compagni. Durante l’intervallo li osserva giocare, si sente isolata, come se non esistesse. È una sensazione strana, fa paura. In quel momento vede Riccardo. Si scambiano uno sguardo lungo, penetrante. Savina non ha bisogno di parole, dentro quegli occhi ci sono tutte le risposte di cui ha bisogno. Sente di aver capito una cosa importante. Ogni maledetto giorno il suo compagno prova la stessa cosa, è distante, lontano da tutti. Savina ha le lacrime agli occhi. Vuole che lui sappia che non è solo. Lo fissa con tutte le sue forze. Riccardo le va incontro, e la abbraccia. Savina piange a dirotto. Il suo amico è davvero speciale. Nei giorni successivi, con l’aiuto della maestra, tutti fanno pace e in classe torna l’armonia. Savina, i compagni e Riccardo diventano un gruppo unito. Giocano insieme, colorano, ogni tanto Riccardo piange, grida. Savina lo stringe forte. Crescono mano nella mano. È estate, Savina ha 10 anni. Si iscrive al centro estivo. Riccardo vieni anche tu? Non può, mancano le strutture, non c’è l’accompagnatore, serve l’assicurazione, il comune non ha i mezzi… Savina non ci capisce un’acca di tutti quei paroloni che rifilano gli adulti. L’unica cosa certa è la tristezza del suo amico. Lo guarda dritto negli occhi. Non preoccuparti, griderò io per te, sarò la tua voce, non sei solo, supereremo ogni ostacolo. Parla, fa, disfa, compagni, genitori e maestra sono al loro fianco, si mette in un moto un’incredibile onda umana. Pochi giorni fa Savina è andata in gita con la scuola. Riccardo era al suo fianco.
Lei è Savina
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