Lei è Sara. Nasce a Roma nel 1982. Cresce in una famiglia umile e molto unita. Ha 16 anni. Il padre è costretto a trasferirsi ad Accumoli per lavoro. Sara lo vede solo nei fine settimana. È il 2010. Il padre di Sara scopre di avere il cancro. Lo operano, via laringe, faringe, tiroide e corde vocali. È vivo, parla solo grazie a un apparecchio sul collo. Pazienza, papà Sandro ha la scorza dura, per tenersi attivo restaura la casetta in cui vive ancora da solo, lontano dalla famiglia. La moglie lo raggiunge appena va in pensione, dopo 15 anni sono di nuovo sotto lo stesso tetto, in quel paese che tanto amano. È il 24 agosto del 2016. Sara è a Capo Verde con il marito. Arriva una chiamata. C’è stato un terremoto nel centro Italia. Accumoli è distrutta, non esiste più. Sara è disperata, cerca di contattare i genitori. Non li trova. L’ansia l’assale. Passano ore prima che squilli il telefono. È la sorella. Mamma e papà sono vivi per miracolo. Sara piange a dirotto, i suoi sono salvi, ma decine di amici e parenti sono morti sotto le macerie. È il 2017. Sara ha 35 anni. Si tocca il seno, ha un bozzo. Cancro. Finisce sotto i ferri, la cura di ormoni la fa andare in menopausa, può scordarsi di avere dei figli. Sara è un’educatrice d’asilo, come può non pensare ai bambini? È distrutta, cade in depressione. Diventa l’ombra della madre, il padre si incazza. Sara, reagisci, l’ho fatto io, puoi farlo anche tu. Sara si sente piccola piccola. Sì, non deve arrendersi. Si aggrappa ai genitori, abbracci, carezze, baci, sono la cura migliore. Perché la vita è bella, nonostante tutto. È la fine del 2019. Papà Sandro ha di nuovo il cancro, questa volta al rene. Si rende necessario un intervento, lo fissano per i primi mesi del 2020. È il 25 marzo. Sara riceve una chiamata. L’operazione del padre è rimandata a data da destinarsi, causa coronavirus. Sara guarda il suo papà, è stanco, non ha più voglia di lottare. Lei cerca di fargli forza. Capisce la situazione critica, ma si chiede perché. Anziani e malati vengono lasciati indietro?
Lei è Sara
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