Lei è Santina Renda. Ha 6 anni, vive a Palermo. La sua storia si intreccia con quella di altri due bambini.
Tutto inizia nel 1988. Anche Nino ha 6 anni, ed è abituato a giocare in strada con gli amici del quartiere, il Cep. Il pomeriggio del 5 marzo, Nino non fa ritorno a casa. Tre giorni dopo viene ritrovato in un canile, legato a un palo con un filo di rame. È stato violentato. Il bambino è in coma. Si risveglia, ma non ricorda nulla.
Passano due anni. È il 23 marzo del 1990. Santina sta giocando nello stesso quartiere dove è scomparso Nino, in via Pietro dell’Aquila. Insieme a lei c’è la sorella Francesca. Soltanto lei torna a casa quel pomeriggio. Ai genitori racconta che Santina è salita su un’auto con un uomo e una signora cattiva. La bambina è scomparsa senza lasciare tracce. L’ipotesi del riscatto è esclusa, il padre di Santina tira a campare raccogliendo ferro, la madre non lavora. Oltre a Santina, hanno altri 4 figli. Si teme siano coinvolti. Il fratello del nonno di Santina, ha venduto una neonata per 15 milioni di lire. Ma non si trovano prove e la pista non decolla.
La gente mormora. Si dice che dietro la sparizione della piccola ci sia lo “scimunitu” del quartiere. Lui è Vincenzo Campanella, ha 16 anni e soffre di disturbi mentali. Messo sotto pressione, il ragazzo confessa: dice che ha fatto cadere Santina per errore dal suo motorino. La bambina sarebbe morta sul colpo e lui l’avrebbe nascosta in un cassonetto. Ma il corpo non si trova, e Vincenzo dopo pochi giorni si rimangia ogni cosa.
È il 1992, ancora il mese di marzo. Maurizio Renda, cugino di Santina, ha 6 anni. Anche lui sparisce, ma questa volta un suo amico dice di averlo visto con lo “scimunitu”. Vincenzo viene interrogato di nuovo. Confessa subito. Ha ha cercato di violentare il bambino, ma Maurizio si è ribellato. Lui lo ha colpito alla testa con una spranga e lo ha strangolato con un filo di ferro. Poi ha scaricato il cadavere tra le sterpaglie, dove viene ritrovato.
Vincenzo non ritratta e viene condannato. Ma dice che non c’entra nulla con l’omicidio di Nino, e nemmeno con la sparizione di Santina, il cui corpo non è mai stato ritrovato.
Lei è Santina Renda
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