Lei è Rosa. Vive a Parma. È il 2016. Ha 78 anni. Rosa è una donna affabile, curata. Vestiti, scarpe e borsetta sono sempre coordinati. È vedova da 20 anni. Diversi uomini la corteggiano, ma lei liquida tutti. La figlia Anna la porta al centro anziani, vuole che la mamma, napoletana trapiantata al nord, si faccia degli amici. Rosa si fa benvolere in fretta, passa i pomeriggi a giocare a carte. Mario la nota. È un signore alto, brillante. Le fa una corte spietata. Rosa lo respinge, lui non demorde. La chiama, le porta fiori, caffè, brioche, ma Rosa non vuole saperne. Passano 2 anni. Mario è ancora lì, con i suoi fiori, la sua risata, le sue battute. Rosa è incredula, cede. Lui è l’uomo più felice del mondo, va a trovarla tutti i giorni, lava i piatti, stende i panni, le porta la colazione, non la lascia mai sola, la chiama Nenè. Rosa si confida con i figli. Mi sta dando un affetto che non ho mai conosciuto. Anna ride. Mamma, sei innamorata. Rosa arrosisce. È il 14 febbraio del 2020. Suona il campanello. Rosa apre la porta. Davanti a lei un mazzo di rose rosse, dei Baci perugina e Mario, bello, sorridente. Rosa si sente una ragazzina al suo primo amore. Passa una settimana. Rosa ha la febbre. Mario si mette in macchina e corre da lei. Vuole vederla, ma Rosa lo rimanda a casa. Non fare il matto. Si salutano sulla porta. Rosa prende l’antibiotico, ma non fa effetto. La figlia Anna chiama il numero d’emergenza, dopo 9 giorni riesce a fare il tampone per il coronavirus. È positivo. La ricoverano. Rosa ha 82 anni, soffre di epilessia, ha la polmonite, piange, è spaventata. Medici e infermieri le stanno vicino e la curano in tutti i modi. Rosa è a letto. Squilla il telefono. È Mario. Anche lui è ricoverato, anche lui è positivo. Mi manchi, ci riabbracceremo presto. Rosa stringe i denti, combatte. È il 10 marzo. Rosa viene dimessa, ce l’ha fatta. Torna a casa, chiede subito di Mario. Anna non trova le parole. Mamma, Mario era grave. Rosa piange lacrime amare, ma va avanti. Mario sarebbe felice di sapere che la sua Nenè non si è arresa.
Lei è Rosa
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