Lei è Roberta. Vive in provincia di Siracusa, cresce in una famiglia numerosa e unita. È il 2006. Roberta ha 17 anni. Entra in classe, un compagno la guarda, ride, fa una battuta sul suo fisico, gli altri ridono, anche lei ride, ma qualcosa le si rompe dentro. Smette di mangiare, cade in depressione, in pochi mesi arriva a pesare trentacinque chili. Il padre la prende per mano e la trascina in un centro per disturbi alimentari. Roberta impara ad accettarsi, poco alla volta si rialza, recupera peso e fiducia in se stessa. Passano due mesi. Roberta torna a casa, pronta a riprendere in mano la sua vita. Trova un lavoro, esce con gli amici, una sera conosce un ragazzo. Si chiama Luca, le fa una corte spietata. Roberta è timorosa, ma poco alla volta si lascia trasportare. Vanno a convivere, Roberta sogna di diventare mamma, ma il ginecologo tira il freno a mano. L’esperienza dell’anoressia è destinata a lasciare il segno, sarà molto difficile. Roberta incassa il colpo e si butta nel lavoro. È il 2018. Il ciclo non arriva, Roberta fa un controllo, scopre di essere incinta. Scoppia di gioia, non vede l’ora di abbracciare la sua bambina. È al settimo mese. Qualcosa non va, la ricoverano, finisce sotto i ferri. Riapre gli occhi, si guarda attorno impaurita. E mia figlia? Beatrice Sole ha avuto un collasso polmonare, è in terapia intensiva. Roberta si sente morire. Si incolpa di tutto. È una madre inutile, una fallita. Piange, vuole vedere la figlia, ma ha paura. Ci mette due giorni. Si alza e si trascina dietro una sorta di capsula di vetro. Beatrice è così piccola, piena di tubi. Sembra quasi che…sì, sta sorridendo. Roberta la guarda incantata. Non riesce a crederci. Prende coscienza. Quella meraviglia era dentro di lei. Le ha donato la vita. Roberta è sopraffatta da una energia nuova. Sua figlia è uno scricciolo, ma sta lottando con tutte le sue forze. Lei è la sua mamma, deve essere all’altezza. Oggi Roberta si è lasciata la depressione alle spalle. È felice. Beatrice è una bimba intelligente e chiacchierona, il suo sorriso luminoso le ha salvato la vita.
Lei è Roberta
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