Lei è Roberta. Nasce in Sicilia nel 2001. Il suo corpo è ricoperto da un’enorme macchia scura. I medici non sanno che pesci pigliare, i genitori sono spaventati. Che cos’ha nostra figlia? Fanno analisi, test, si scopre che è solo un neo, quando è così grande si chiama nevo. Nulla di grave, ma dovrà tenerselo per tutta la vita. Ha 6 anni. La madre la iscrive a danza. Le bambine si trovano prima nello spogliatoio per cicalare, Roberta lo evita come la peste. Si cambia a casa, entra in classe coperta fino al collo, guarda i body scollati delle compagne, prova invidia. Lei non potrà mai indossarli. Finita la lezione infila il cappotto e corre dritta a casa. Si vergogna. Cresce. Arriva l’estate. Gli amici la invitano al mare, Roberta rifiuta. Gli sguardi della gente, i commenti, le risate, non potrebbe sopportarle. Va in spiaggia solo con la madre, la mattina presto, usa sempre e solo costumi interi. Le persone a lei più vicine le ripetono che deve accettarsi così com’è. La fanno facile, nessuno li ha mai chiamati dalmata. Roberta odia la sua pelle, non può farci nulla. Ha 15 anni. Apre il cassetto dell’armadio, prende l’unico bikini, lo guarda. Quanto le piacerebbe indossarlo. È sola, lo infila, si mette davanti allo specchio, si osserva, si gira da una parte, dall’altra, prende il telefono, scatta una foto e la pubblica su Instagram. Oddio, cos’ho fatto? Roberta ha il cuore a mille, cosa le è saltato in mente, adesso la sommergeranno di insulti. Legge i primi commenti, sono tutti positivi, non crede ai suoi occhi. Torna davanti allo specchio, si guarda a lungo. Il giorno dopo pubblica altre foto, mostra il suo corpo come non aveva mai fatto. Un fotografo la contatta, vuole proprio lei per una sfilata. Roberta cammina in piazza Duomo, a Milano, indossa il tanto temuto bikini. E si sente bellissima. Roberta Arcuri ha 19 anni. Studia danza e lavora come fotomodella, mostra la sua pelle con orgoglio. Quella macchia le ha permesso di crescere, di amarsi e di accettarsi. E non cambierebbe il suo corpo per nulla al mondo.
Lei è Roberta
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