Lei è Qian. Vive a Luliang, un paesino nel sud della Cina. È il 2000, Qian ha 4 anni. Sta attraversando la strada con la mamma e un amichetto. C’è traffico, la via è polverosa. Arriva un camion. Non li vede. Cerca di frenare. È tardi. Li travolge. Prende in pieno i due bambini. Il maschio muore sul colpo, Qian è viva. La portano di corsa in ospedale. I medici fanno di tutto per salvarla. Ci riescono. Qian si sveglia. Chiama la mamma e il papà. Loro le vanno vicino, hanno le lacrime agli occhi. Qian non capisce, guarda il suo corpo. Le gambe! Non ci sono più. I medici sono stati costretti ad amputarle. Tutte e due. Fin sotto le anche. Qian potrebbe mettere le protesi, ma costano, la sua famiglia è povera, non ha i soldi. Qian torna a casa. Il nonno le fa visita. Lui è molto legato alla sua nipotina. Non può vederla così, deve fare qualcosa. Prende una palla da basket, la taglia in due e la sistema su ciò che rimane del tronco di Qian. Poi le procura due sostegni di legno per le mani. Prova, piccola mia, amore mio, dai, prova. Funziona! Qian si muove. Guarda il nonno, ride, è felicissima. Vuole andare a scuola. Ci mette un’ora ad arrivare in classe, i compagni 5 minuti. Ma Qian non si scoraggia e non perde una lezione. Si fa tanti amici, si diverte. È il 2005. Le foto di Qian fanno il giro del mondo, diventa la basketball girl. Piovono offerte generose, il centro di ricerca e riabilitazione cinese si fa avanti per impiantarle due protesi. Non è semplice, Qian ha paura, la palla da basket ormai è parte di lei. Ma si fida dei medici. Fa fisioterapia. Ci mette due anni, finalmente è in piedi. Cammina, si abitua. Qian rinasce. Si sente libera, ha tanti progetti, ma la sua famiglia non ha soldi per farla studiare. Ha 11 anni. Qian si iscrive alla squadra locale di nuoto per disabili. Non sa nuotare. Fatica il triplo dei compagni, a ogni allenamento rischia di affogare. Pazienza, Qian continua. Si allena 4 ore al giorno, più di tutti gli altri. Ci crede. Qian si iscrive alle paralimpiadi. E vince. Una medaglia d’oro, due d’argento, e una di bronzo.
Un camion la travolge, rimane senza gambe, il nonno ha solo una palla da basket: e le cambia la vita
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