Lei è Penelope. Vive in Spagna. Ha 16 anni. È un’attrice alle prime armi. Dopo tante piccole parti, finalmente ottiene un ruolo importante. Al suo fianco recita Javier. Alto, disinvolto, un bel ragazzo, ma Penelope resta nella parte. Arriva la scena più importante. Sono in discoteca, Javier la attira a sé. Il suo sguardo è intenso. Le labbra si sfiorano. Il bacio è lungo, appassionato. Elettricità pura. Stop, buona la prima. Si staccano. Penelope è sottosopra. Le gambe tremano, il cuore batte forte. Quello non era un bacio finto, non può esserlo! Cerca Javier con lo sguardo. Lui ha già infilato la porta. Passano gli anni. Penelope Cruz è un’attrice famosa in tutto il mondo. Sfoglia il nuovo copione, scorre il cast, si blocca. Ancora quel tipo! Penelope avvampa dalla rabbia, il cuore però galoppa. Si presenta sul set, aspetta, sbircia, freme, di Javier neanche l’ombra. Passano i mesi. Le riprese finiscono e non si sono incontrati manco una volta. Penelope è inviperita. Passano gli anni. È il 2007. Penelope recita nel nuovo film di Woody Allen. Legge il nome del protagonista maschile. Il suo sguardo si accende. Bene, ora gliela farà vedere a quel bellimbusto. Arriva sul set. Javier la saluta. Penelope è distaccata, fredda. Fa il suo dovere, poi leva le tende. Passano i mesi. Penelope gira l’ultima scena, infila il cappotto, va dritta verso la porta. Ti andrebbe di uscire insieme? Penelope non crede alle sue orecchie. Si volta. È pronta a dargli il benservito. Javier sorride. Parole, battute, e chi le ricorda più? Penelope è sottosopra. Le gambe tremano, il cuore batte. Sono vicini. Le loro labbra si sfiorano, si fondono. Non si lasciano più. Non osavo avvicinarmi, credevo di esserti antipatico. Penelope si morde la lingua. Si sposano in gran segreto, nascono due figli, recitano insieme, sono inseparabili. È il 2022. Javier sale sul palco, ritira il premio Goya, l’Oscar spagnolo. Lo dedico a mia moglie, la donna che amo, celebro, rispetto e ammiro tutti i giorni.
Lei è Penelope
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