Lei è Oriana. Ha 40 anni. Vive a Catania. È un’insegnante, abita con il marito, il figlio di 7 anni e la suocera al terzo piano di una palazzina, in via Castromarino. Oriana e la sua famiglia hanno passato momenti difficili, pochi soldi e tante spese, ma da poco hanno finito di sistemare e reso un gioiellino quella casa comprata con fatica. È gennaio, i lavori per la costruzione della metropolitana nella città vanno avanti da mesi. Oriana e gli altri inquilini reclamano un intervento del comune. Nel loro quartiere trema tutto, notte e giorno. Nessuna risposta. È il 20 gennaio. Oriana sta dormendo, sente dei colpi alla porta. Corre ad aprire, sono i pompieri, devono sgombrare il palazzo, subito. Oriana va dal figlio, lo sveglia, gli infila le calze, guarda dalla finestra che dà sul cortile interno. Il pavimento trema, c’è un rumore fortissimo. Nella palazzina di fianco si apre una voragine. Oriana è pietrificata. Il figlio. Deve salvarlo. Lo affida a un pompiere, poi corre dalla suocera, l’anziana è spaventata, Oriana la trascina giù per le scale, il marito le segue. Sono fuori, salvi. Lei e altre 14 famiglie. In pigiama e ciabatte. Rimangono 5 ore al freddo. Alla fine la protezione civile li manda in un albergo. Oriana e gli altri sfollati possono sedersi e bere qualcosa di caldo. Giusto qualche ora, poi l’albergo presenta il conto. Fanno 65 euro, arrivederci e grazie. Passano due giorni. La procura mette i sigilli ai palazzi, Oriana fa appena in tempo a recuperare lo stretto necessario, poi via senza nessuna indicazione per settimane. È marzo. Arriva il coronavirus. Tutti hanno l’obbligo di rimanere in casa. Oriana vorrebbe urlare. Ma quale casa? Lei e il marito dormono da amici, per terra, con i sacchi a pelo, il figlio su una branda. Il comune ha disposto 280 euro per le famiglie sfollate, ma non ha ancora fatto sapere se e quando potranno tornare nelle loro abitazioni, che sono intatte, andrebbero solo messe in sicurezza. Quando? E chi lo sa. L’unica voce che sentono è quella che gli dice state in casa.
Lei è Oriana
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