Lei è Nuccia. Vive a Milano. Ha 65 anni. Lavora in banca. Il vicino di scrivania è un uomo gentile. Si chiama Davide. Le frasi di circostanza lasciano il posto a parole dolci, silenzi imbarazzati, sguardi rubati. Sboccia l’amore. Nuccia e Davide hanno tanti interessi in comune, adorano viaggiare, sognano una vita insieme, e una casetta in Valle d’Aosta. Passano tre anni. Nuccia vive appieno il suo cammino d’amore, ma di colpo non sta bene. È malata. Ha il Cancro. Le danno poche speranze. Nuccia è spaventata, guarda Davide. E adesso? Adesso andiamo avanti, vita mia, insieme. Affrontano la malattia mano nella mano. È il 2017. Nuccia ha lottato, il tumore è sconfitto. Abbraccia il suo Dadino. Niente e nessuno potrà più dividerli. Lui non sa come dirglielo, ha fatto degli esami. Ha la sua stessa malattia. Nuccia si sente morire, il mondo le crolla addosso. Ce la faremo, insieme, anche questa volta. Ricominciano i giri in ospedale, la chemio, fanno tutto quello che devono, ma a una condizione. Non vogliono sapere quanto gli resta da passare insieme. Viaggiano, fanno lunghe passeggiate in montagna, parlano, si godono il presente. È l’agosto del 2020. Le condizioni di Davide peggiorano, lo ricoverano. Nuccia ha il cuore a pezzi, passa due notti a sistemare la stanza del suo amore, vuole che sia allegra, piena di vita. Davide la chiama. Dopo quello che sto per dirti, non chiederai occhio neanche questa volta. Nuccia si spaventa, cos’altro può succedere? Lui le prende la mano. Vuoi sposarmi? Lei scoppia in lacrime, lo bacia. Davide non può alzarsi dal letto, il matrimonio si farà in ospedale, Nuccia organizza tutto in tempi record. Compra le fedi, la torta, il buffet. Niente smoking per lo sposo, ma una camicia di jeans nello stile americano che ama tanto. È il 10 settembre. Nuccia e Davide si scambiano una promessa di amore eterno davanti ai parenti più intimi, i medici e le infermiere. Nuccia bacia il suo Dadino. Non ho rimpianti, ti amo. Lui sorride. Ricorda, abbiamo tutto il tempo per essere felici. Muore pochi giorni dopo.
Lei è Nuccia
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