Lei è Nicole. Vive a Parma. Frequenta le Elementari. La maestra chiede di leggere l’orologio. Nicole fissa le lancette, suda, balbetta qualcosa, inverte i minuti con i secondi. I compagni ridono, Nicole sprofonda dalla vergogna. La matematica non è il suo forte, la grammatica non ne parliamo. Colleziona un brutto voto dietro l’altro. La liquidano come pigra e svogliata. Nicole si morde le labbra. Se solo sapessero quanto si impegna. Vorrebbe urlare a squarciagola. Sta zitta. Cresce, inizia le Medie, studia per ore, ma quando arriva davanti all’insegnante, non spiccica una parola. Consegna le verifiche in bianco, si rifiuta di andare alla lavagna. E ogni volta che qualcuno le chiede l’ora, entra nel panico. Si sente rotta, diversa. I genitori fanno di tutto per aiutarla, Nicole alza un muro. Ostenta noncuranza, intanto muore dentro. Il tempo passa, Nicole ha 15 anni, si iscrive al liceo. Rimane pomeriggi interi sui libri, ma resta quella che non sa le tabelline. Gli insegnanti parlano chiaro e tondo. Questo non è il tuo posto. Nicole si sente una nullità. È arrabbiata, umiliata. Sta perdendo il controllo della sua vita. Quando sta per annegare, d’istinto tira fuori le unghie, parla con i genitori, racconta le difficoltà, le sofferenze, la frustrazione. Teme il loro giudizio, mamma e papà le asciugano le lacrime. Scusaci per non aver capito. Il giorno dopo la prendono per mano e la portano da uno specialista. Dopo tanti test, arriva il verdetto. Nicole è disgrafica, discalculica e dislessica. Non sa se ridere o piangere. Quelle parole non cancellano anni di umiliazioni, ma le consentono di mettere un punto e ripartire. Cambia scuola, trova insegnanti che credono in lei. I voti migliorano, in pochi mesi è tra i primi della classe. All’esame di maturità Nicole parla dei disturbi dell’apprendimento, racconta di se stessa. Non prova vergogna, si sente forte e orgogliosa. Oggi ha 20 anni, si è diplomata con il massimo dei voti, sta studiando per entrare a Medicina. E per il suo compleanno ha chiesto un orologio.
Lei è Nicole
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