Lei è Nathalie. Ha 27 anni. È una campionessa di triathlon. Vive a Graz, in Austria. È il 23 luglio del 2019. Nathalie si prepara per l’allenamento. Saluta il compagno, dà un bacio al suo bambino, che ha solo 14 settimane, ed esce di casa. Monta in bicicletta. Si inoltra nella foresta di Kumberg. Percorre una strada sterrata. Un’auto le viene incontro. La travolge. Nathalie finisce a terra. Non riesce a rialzarsi. L’uomo alla guida scende, si avvicina. Nathalie lo guarda. Lui afferra un bastone, la colpisce alla testa, la lega con del nastro adesivo e la carica sul sedile posteriore della sua auto rossa. Nathalie apre gli occhi. Si guarda intorno. È dentro una vecchia casa. È legata a una sedia. Nuda. Ha un braccio rotto, le fa un male cane. Ha una ferita alla testa. Nathalie alza gli occhi, davanti a lei c’è l’uomo che l’ha investita. Ha un coltello in mano. Se farai quello che voglio, domani tornerai a essere una donna libera. Nathalie ha paura. Lui la picchia. Le tappa il naso. La costringe a bere vino e grappa. Poi le chiude la bocca con il nastro adesivo. Nathalie si sente soffocare, non respira. L’uomo riempie una vasca di acqua fredda. Entra! È un ordine. Nathalie resiste, lui la spinge a forza. Nathalie pensa che voglia affogarla. Si guarda intorno. Ci sono delle orchidee in giro per la casa. Nathalie ci si aggrappa, sono la sua unica salvezza. Dice che sono belle. Le ammira. Si mostra estasiata, incantata. Lui si calma. Diventa gentile. Le racconta che fa il giardiniere, poi si apre. Parla della sua vita, il padre morto, la madre alcolizzata, le donne che da sempre lo tradiscono. Nathalie Birli gli offre comprensione e conforto. Gli fa capire che può ancora fermarsi, limitare i danni. Se lui la lascerà andare, lei dirà che è stato solo un incidente. L’uomo si convince, taglia il nastro adesivo, la fa rivestire e la accompagna alla porta. Nathalie torna a casa. È salva. Il compagno e la polizia la stavano cercando. Grazie al gps installato sulla sua bici, gli agenti risalgono al colpevole, un uomo di 33 anni. Lo arrestano.
Lei è Nathalie
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