Lei è Mimma. Vive a Cagliari, in Sardegna. È il 1969. Ha 13 anni. Cammina tra i corridoi della scuola, incrocia un ragazzo più grande. Spalle larghe, schiena dritta, portamento impeccabile. È un colpo di fulmine. Mimma fa il diavolo a quattro per conoscerlo. Si chiama Franco. Fanno la strada insieme verso casa, le mani si sfiorano. Mimma vede le stelle. Passano i giorni. La strada è la stessa, ma ora le mani sono intrecciate, l’imbarazzo si è sciolto in risate e baci. Franco è sicuro del fatto suo. Un giorno ti sposerò. Mimma ride, gli dà del buffone, poi riporta ogni parola sul diario segreto. Passano due anni, Mimma e Franco sono innamorati, ma imboccano strade diverse. Franco vuole vedere il mondo e parte per Londra. Mimma piange per mesi, poi il tempo fa il suo corso, il dolore si attenua, e il suo cuore torna a battere. Ha 24 anni. Si sposa, è felice, diventa mamma. È il 1990. Mimma entra in una concessionaria d’auto. Si sente gli occhi addosso del proprietario. Mimma, sei proprio tu? Sono passati vent’anni, ha meno capelli, ma il portamento è sempre lo stesso. Mimma e Franco rievocano i vecchi tempi, parlano dei rispettivi matrimoni. Le loro mani si sfiorano per un istante, Mimma rivede le stelle. Si vedono di nascosto, Mimma è distrutta dai sensi di colpa, ma tra le braccia di Franco ogni pezzo rotto si ricompone. Passa un anno. Mimma si lascia bene con il marito, rimangono in ottimi rapporti. Anche Franco si prende le sue responsabilità con la moglie. Il loro amore esce dagli anfratti nascosti e brilla alla luce del sole. Vanno a vivere insieme. Franco tira fuori un anello. Te l’avevo detto che ti avrei sposata. Mimma ride, stampa un bel bacio sulla bocca del suo amabile burlone che la tratta come una principessa, riempie la casa di fiori e bigliettini d’amore, e mette sempre lei e i suoi figli davanti a tutto. Negli anni che verranno Mimma non si pentirà mai della sua scelta. Oggi ha 66 anni, Franco è morto l’anno scorso. Le manca come l’aria. Un giorno tornerà tra le sue braccia, ma non ha fretta.
Lei è Mimma
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