Lei è Mary. Nasce nel 1932 in Texas, negli Stati Unti. Vive in una casa piccola, aiuta la madre con le faccende, intanto sogna un futuro luminoso. Ha 16 anni. Vince un concorso di bellezza. Seduto in prima fila c’è un uomo, dice di essere un agente, promette successo e soldi. Mary non se lo fa ripetere. Vola a Hollywood, si fa chiamare Debbie, recita nel musical Cantando sotto la pioggia, e diventa la fidanzatina d’America. È il 1959. Debbie Reynolds è una star del cinema, sposata con un cantante famoso e mamma di due bambini. Ha la vita che sognava. Un bel giorno il marito fa le valigie. Mi dispiace, sono innamorato di un’altra. Esce dalla porta, e chi si è visto si è visto. Debbie ingoia le lacrime e tira dritto. Non vacilla neanche quando scopre che l’altra donna è Liz Taylor, la sua migliore amica. Cresce i figli da sola, riempie la casa di giochi e risate. Si risposa dopo qualche anno. Il secondo marito perde una fortuna nel gioco, e se la dà a gambe levate. Debbie si ritrova senza un quattrino, si carica i debiti sulle spalle, lavora come una matta. Non teme la povertà, sa che può farcela. Rimette in sesto le finanze, anche la carriera va a gonfie vele, ma il rapporto con la figlia Carrie è un disastro. È un’adolescente irrequieta, un momento è felice, quello dopo scoppia di rabbia. Debbie e Carrie litigano, non se le mandano a dire, poi si abbracciano come sorelle. Carrie sprofonda nella droga. Debbie la rimette in piedi. Per qualche tempo tutto è tranquillo, poi il mondo trema di nuovo. Carrie è bipolare. Debbie si sente impotente. Per la prima volta non sa che fare. La sua bambina trema come una foglia. Mamma, ho paura. Si buttano l’una nelle braccia dell’altra. Figlia mia, la tua mamma è qui, non ti lascerà mai sola. Vivono in simbiosi, si sostengono, litigano, cadono e si rialzano, insieme. È il 2016. Debbie ha 84 anni. Sua figlia Carrie muore per un infarto. Debbie bacia quel viso tanto amato, poi si mette a letto. Piccola mia, sei stata il mio successo più grande, non temere la mamma non ti lascia. Vola tra le sue braccia il giorno dopo.
Lei è Mary
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