Lei è Marta. Vive a Cagliari, in Sardegna. Ha 11 anni, va in spiaggia, raccoglie legna, assi, annoda, mette insieme qualcosa che somiglia a una zattera e prende il largo. La sua costruzione però non supera la battigia. Marta piange disperata, i genitori la consolano con l’iscrizione a un bel corso di vela. Marta impara in fretta, diventa aiuto istruttrice, partecipa alle gare, naviga con barche di ogni tipo. Ama il mare, lo respira, lo vive dentro. Cresce, studia Medicina, lavora e condivide un appartamento in città con altri studenti, ma la testa è sempre tra le onde. È il 2018. Marta ha 28 anni, vuole cambiare casa, fa un giro in Rete tra siti di agenzie immobiliari, si ritrova chissà come su un portale di barche usate. La tentazione è troppo forte. Afferra il telefono, chiede informazioni, le danno subito appuntamento al porto. Fa su e giù tra le barche ormeggiate finché ne avvista una piccola, malconcia, sembra possa sgretolarsi da un momento all’altro, come quella zattera quando era bambina. Marta fa un bel respiro, si sta facendo trasportare dall’entusiasmo, deve fermarsi e riflettere con calma. Esamina i punti a favore. Il prezzo è alla portata delle sue tasche, l’ormeggio costa meno di un affitto, in pratica è un affare. E quelli contro? Si sforza più che può, ma non c’è partita. Organizza tutto, consegna le chiavi dell’appartamento e ritira quelle della sua nuova dimora. La barca è fredda, spoglia, manca tutto. Marta compra un sacco a pelo, dorme tra le stelle e l’odore di salsedine. È la notte più bella della sua vita. Nei mesi successivi ripara lo scafo, le vele, le corde, si ferma solo quando porta a bordo l’ultimo indispensabile oggetto, un frullatore per i gelati di cui è ghiotta. Poi issa le vele, la sua Churingas di dieci metri fende le onde che è una meraviglia. Oggi Marta ha 30 anni, vive nei porti di tutto il mondo. Sta per laurearsi, ma non vuole sentir parlare di gettare l’ancora. Gli amici le ripetono che ci vuole un bel coraggio a vivere in mare. Marta scoppia a ridere. Ce ne vuole molto di più a restare sulla terraferma.
Lei è Marta
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