Lei è Marta. Abita con la mamma e la sorella maggiore nelle Marche. Il papà è volato in cielo per una malattia. Ha 9 anni. La madre non si sente bene, Marta la accompagna in ospedale e le tiene la mano mentre una strana macchina le trafigge il corpo. Dicono che sta facendo una cosa che si chiama dialisi. Marta ha tanta paura, ma sua madre è tranquilla. Bambina mia, la tua mamma è più forte di tutto, vincerò io. Marta si aggrappa a quelle parole, le danno la forza di sopportare dieci lunghi anni, finché un giorno arriva la notizia che aspettava da tempo. C’è un rene nuovo per sua madre. È il 2007. Il trapianto va a buon fine. Marta scoppia in un pianto liberatorio. Finalmente quel marchingegno è uscito dalle loro vite. Gli anni passano. Marta diventa operatrice sanitaria, incontra un uomo, si innamora, vive anni felici, poi il mondo torna a tremare. La madre ha un tumore. Marta è di nuovo al suo fianco, le tiene la mano mentre affronta le cure, ma la donna forte e decisa di un tempo non c’è più, sua madre sembra esausta, sconfitta. Marta non può fare altro che pregare. Intanto non si sente bene, ha dei dolori improvvisi, lancinanti. I medici non hanno pietà di lei e della sua famiglia. Ha la stessa malattia genetica di cui soffriva la madre, i suoi reni hanno i giorni contati. Marta ripensa a quel terribile macchinario, si sente morire. Passano i mesi. Mentre la madre recupera le forze, Marta finisce in dialisi. Rivive tutto. La sete atroce, la dieta rigida, l’odore di medicinali, e quegli enormi aghi conficcati nel corpo. Il suo fisico è stremato, la mente vacilla, solo un pensiero la tiene in vita. Sua madre ha cresciuto due figlie da sola, ha sopportato il dolore senza lamentarsi. Marta si aggrappa a quella forza, la fa sua. Dopo due anni riceve la chiamata tanto attesa. È il 2020. Marta si sottopone al trapianto di rene. Rinasce. Non conosce il suo donatore, lo chiama Renato, lo ama e lo ringrazia ogni giorno. Come ringrazia il fidanzato Giovanni, che nel frattempo è diventato suo marito, e la sorella Sonia che è sempre stata al suo fianco. Ma più di tutti dice grazie alla mamma Giuseppa, la guerriera che le ha insegnato a combattere.
Lei è Marta
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