Lei è Marlene. 19 anni, sposata, un figlio di 3 anni, frequenta il liceo ed è di nuovo incinta: nono mese di gravidanza. Siamo a Chicago. La ragazza aderisce a un gruppo Facebook di donne in attesa che si scambiano informazioni utili, consigli, vestitini usati. Qui conosce Clarissa. Lei ha 46 anni, un compagno e una figlia di 24 anni: Desiree. È il mese di aprile. La donna ha degli abitini per neonati. Marlene passa da casa sua e ritira il pacchetto. Un paio di settimane dopo la ragazza scrive sul gruppo: non ha un lavoro, ha bisogno di aiuto per il piccolo. Mancano pochi giorni al parto. Clarissa risponde ancora una volta all’appello. Marlene esce da scuola, si mette in macchina e si dirige verso casa della donna. Mamma e figlia la fanno accomodare. Marlene si siede sul divano. Desiree è seduta di fronte a lei. Clarissa la sorprende da dietro, le serra il collo con un filo elettrico, la strangola. La figlia intanto le tiene ferme le mani. Marlene non respira più. È morta. Clarissa taglia la sua pancia, tira fuori il bambino, poi chiama i soccorsi, dice che ha appena partorito, e aspetta l’ambulanza sulla soglia di casa con la maglietta sporca di sangue e il feto in braccio. Il neonato viene ricoverato, ha subito gravi danni cerebrali. Clarissa lancia una campagna di raccolta fondi per coprire le spese del funerale del suo bambino che è malato e sta per morire. Nel frattempo, Yiovanni Lopez, marito di Marlene, chiama la polizia: la moglie è scomparsa. Gli dicono di richiamare dopo 72 ore. Lui è disperato, manca poco al parto, Marlene era felice, non vedeva l’ora. Deve essere successo qualcosa di brutto. Il ragazzo la cerca, non la trova. Finalmente si sveglia anche la polizia. Un’amica di Marlene racconta del gruppo Facebook, gli agenti bussano alla porta di Clarissa. I resti del corpo di Marlene sono dentro a un bidone della spazzatura in giardino. Lui è Yiovanni, il marito, il ragazzo di Marlene: “Invochiamo Dio perché nostro figlio possa stare bene, è una benedizione che ci ha lasciato mia moglie”.
Lei è Marlene
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