Lei è Marinella. Vive a Ravenna. È il 2003. Ha 30 anni. Marinella è sposata con Paolo da 7 anni. Si vogliono bene, si rispettano, ma l’amore è finito. Si separano, senza scenate, da amici. Passa qualche tempo. Paolo trova una nuova compagna, Marinella decide di non chiamarlo più, meglio non creare fraintendimenti, sa che lui è felice, tanto le basta. È il 2014. Un amico comune la informa che Paolo ha un tumore incurabile. È una doccia fredda. Marinella vuole, deve parlargli, ma non di nascosto, prima chiama la sua nuova moglie. Vorrei solo sapere come sta. La moglie non è felice della sua apparizione, ma le dà comunque il permesso di contattare il marito. Marinella ricompone quel numero per la prima volta dopo 11 anni. La paura la sommerge. Di piangere, di non riuscire a consolarlo, di essere inopportuna. Non ce la fa, rinuncia. Se vorrà, chiamerà lui. È il 16 aprile del 2015. Marinella ha preso qualche giorno di ferie, pulisce casa da cima a fondo, sulla mensola c’è una scatola rossa, se ne sta lì dai tempi del matrimonio, Marinella non la apre da 20 anni. Dentro ci sono vecchie ricette di cucina, Marinella porta tutto alla madre al piano di sotto, sicuramente lei saprà che farsene. Torna in casa, si fa un caffè, guarda il telefono, c’è un messaggio. Paolo, il suo Paolo. È morto quella mattina. Il dolore è indescrivibile. Marinella corre dalla madre, piange disperata, la donna le dice che dentro la scatola ha trovato dei biglietti. Sono di Paolo, di quando lui lavorava di notte e si vedevano poco. Mi sei mancata, ti amo. Marinella ha un groppo in gola. Il senso di colpa la divora. Perché non l’ha mai chiamato? Guarda fuori dalla finestra, c’è una colomba bianca, se ne sta lì, a fissarla. Passa un giorno. Marinella riceve un messaggio, è la moglie di Paolo. Decide di non andare al funerale. Marinella guarda la finestra, la colomba è ancora lì. Si avvicina, la accarezza. Ora puoi andare, sto bene. La colomba vola via, Marinella la guarda, ha il cuore più leggero. Lei e Paolo si volevano bene e lo sapevano entrambi.
Lei è Marinella
Altre storie simili:

Lui è Michelangelo Merisi
Lui è Michelangelo Merisi. Nasce a Milano nel 1571. Il padre lavora nei cantieri delle chiese, finché un brutto giorno la peste se lo porta via. Michelangelo è ancora un

Vi imploro, togliete la pena di morte a mio figlio
Mehdi ha 22 anni. È uno dei 5 ragazzi condannati alla pena capitale in Iran. Ha chiamato il padre dal carcere: “Baba, hanno emesso le sentenze. Non dirlo alla mamma”.

NON CERCHIAMO VENDETTA. ABBATTERE L’ORSA JJ4 NON CI RIDARÀ NOSTRO FIGLIO
Carlo Papi, padre di Andrea, non accusa l’animale, parla di responsabilità umana.