Lei è Maria Pia. Nasce a Castellaneta, in Puglia, nel 1971. La sua mamma fa la sarta, Maria Pia la osserva incantata, poi prende ago e filo, cuce, inventa. Le piace da morire. Cresce, studia, prende il diploma da stilista, diventa insegnante di Modellistica. Strada facendo incontra Franco, è l’uomo della sua vita, lo sposa, diventa mamma, intanto mette qualche soldo da parte. Ha un sogno. Lo realizza nel 2017. Maria Pia apre il suo atelier, non le sembra vero, finalmente ce l’ha fatta. Passa le notti sul tavolo da cucito, disegna, crea, sceglie i tessuti. La sartoria è la sua casa, la sua vita. L’attività cresce, i suoi abiti fanno il giro del mondo. È il 2020. Maria Pia non si sente bene, fa dei controlli. In ospedale la rassicurano. Signora, dobbiamo operarla alla valvola mitrale, ma è una cosa di routine. Maria Pia chiude gli occhi, tutto si fa buio, finché nel silenzio prendono corpo delle voci, via via più nitide. Parlano di lei, dicono che è in coma, e che non c’è più nulla da fare. Maria Pia vorrebbe gridare, ma il corpo non risponde. È stanca. Scivola, sprofonda, ma qualcosa dentro di lei scalpita, si aggrappa con le unghie e con i denti e la strappa dal buio. Maria Pia spalanca gli occhi. I medici sono in lacrime. Signora, lei ha avuto un infarto, l’abbiamo intubata. Era clinicamente morta. Maria Pia ne prende atto. Quando potrò tornare nel mio atelier? I medici scuotono la testa. È viva, ringrazi, dimentichi quello che faceva prima, anche un piccolo stress potrebbe risultare fatale. Maria Pia è pietrificata. Ringraziare? Chi, per cosa? Se quella deve essere la sua nuova realtà, allora faceva meglio a restare dove stava. Piange, non riesce a fare altro. Il marito cerca di spronarla. Tesoro, tu sei viva, lo capisci, sei viva! Maria Pia non sente ragioni, ma quelle parole si fanno largo tra il dolore e la rabbia, la aiutano a guardarsi dentro. È vero, poteva morire, le è stata concessa un’altra possibilità. Non può buttarla via. Oggi le giornate di Maria Pia sono fatte di pace e riposo. Il suo atelier le manca come l’aria, ma si gode i figli, i nipoti, e il marito. Le sembra già tantissimo. E poi domani, chissà. Finché c’è vita, nulla è finito, niente è perduto.
Lei è Maria Pia
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