Le altre storie di donne indimenticabili.
Lei è Maria. Nasce in Polonia nel 1867. È una bambina diligente, passa i pomeriggi sui libri. Ha 8 anni, torna da scuola, non trova la mamma. È morta di tifo. Maria ingoia le lacrime, si rifugia nella lettura. È una studentessa brillante, sogna l’università. I professori le parlano con franchezza. Alle donne non è concesso. Maria confida la sua frustrazione alla sorella maggiore, che le propone un patto. In Francia le ragazze sono ben accette. Tu lavora, paga i mei studi, io mi laureo e finanzio i tuoi. Maria trova un impiego come domestica, si tappa il naso per anni, finché riceve un biglietto per Parigi. Ora è il tuo turno, sorellina. Si iscrive alla Sorbona e si fa chiamare Marie, alla francese. Vive di pane, frutta e tanto studio. In tre anni si laurea in Chimica e Fisica. Entra in laboratorio, dietro le provette scorge un uomo. È Pierre Curie, il famoso scienziato. Le mostra i suoi esperimenti, chiede la sua opinione. Marie ha il batticuore. Lo sposa. Si amano, si rispettano, uniscono le forze e insieme vincono il premio Nobel per la Fisica. Prima della cerimonia i giudici pregano Marie di stare zitta. Lasci parlare gli uomini. È il 1903. Sta lavorando, bussano alla porta. Tuo marito è finito sotto una carrozza! Marie gli dice addio tra le lacrime. È a pezzi. Si rintana in laboratorio, non pensa ad altro. Dopo quattro anni rivede un vecchio amico, sente di nuovo le farfalle nello stomaco. Lui è sposato, ma dopo anni di solitudine non riesce a frenare le emozioni. Segue il cuore. Una mattina apre il giornale. La descrivono come una ruba mariti, screditano il suo lavoro. Marie sopporta le umiliazioni in silenzio, intanto riceve un telegramma. Ha vinto il secondo Nobel, ma i colleghi le sconsigliano di farsi vedere alla cerimonia. Marie Curie sente il sangue ribollire. Entra nella sala a testa alta, guarda tutti negli occhi. Ho lavorato sodo per questo premio, me lo merito. È mio e di tutte le donne che verranno. Non abbiate paura, nella vita non c’è nulla da temere, solo da capire.