Donne, madri, professioniste, che hanno fatto la storia
Lei è Margaret. Nasce a Grantham, nel Regno Unito, nel 1925. Cresce tra gli scaffali della drogheria di famiglia. Ha 10 anni. Il suo papà entra nel consiglio comunale, Margaret lo accompagna alle riunioni, ascolta, prende appunti, si diverte a distribuire volantini. La sera cucina insieme con la mamma, le piace, impara le ricette. Dopo cena, la famiglia si riunisce davanti alla radio. Ascoltano, parlano, si confrontano. Passano gli anni, Margaret si butta sui libri, vince una borsa di studio per l’università di Oxford. Si laurea in Chimica, ma la sua passione più grande è la politica. Ha 25 anni. Si candida alle elezioni comunali. È la più giovane, e unica donna. I giornali la sminuiscono, è solo una ragazza carina. Margaret si morde le labbra. Perde, ma non ha intenzione di arrendersi. Conosce Denis, un uomo con un gran senso dell’umorismo. Lo sposa e diventa mamma di due gemelli. Gli amici consigliano di smetterla con questa storia della politica. Margaret si mette a studiare Giurisprudenza ed entra nel partito conservatore. Sogna un posto in Parlamento, ma i colleghi non la vedono di buon occhio. Una donna con due bambini non dovrebbe pensare a certe cose. Margaret affila le unghie in silenzio. Non demorde, alla fine viene scelta come deputata rappresentante di una città a nord di Londra. Rilascia la sua prima intervista, seduta sul divano di casa, con i bambini ai lati. Fioccano complimenti per il traguardo raggiunto. Ce l’hai fatta, adesso basta. Margaret si fa largo con le unghie e con i denti. Più le dicono che non può farcela, più sente che ce la farà. È il 1979. Margaret Thatcher diventa la prima donna alla guida del Regno Unito. Sussurri e critiche si levano da ogni dove, anche i leader di altre nazioni faticano a nascondere l’imbarazzo. Margaret sorride. Ha dimostrato che una donna, una moglie, una madre può arrivare dove vuole, senza scendere a compromessi. Anzi, per noi che conosciamo i problemi del portare avanti una casa, governare un paese è molto più semplice.