Lei è Mara. Vive in provincia di Treviso. È il 1990. Ha 12 anni. Pubblica un annuncio su Topolino. Cerco amiche di penna, adoro Paperino, stare in compagnia e suonare la chitarra. La prima a rispondere è Milena, una coetanea di Carbonia, in Sardegna. Il feeling è immediato, non riescono a smettere di scriversi. Passano gli anni. La corrispondenza è sempre più fitta. Mara riceve e spedisce montagne di lettere, mail, messaggi. E mille telefonate. Lei e Milena non si sono mai viste, eppure Mara la considera una sorella. È la prima persona che sa della morte di suo padre, la prima a cui confessa di essere incinta e della gravidanza interrotta. Poche parole che valgono un abbraccio. È il 2008. Mara si sposa. Devi essere tu e solo tu la mia testimone. Milena accetta con entusiasmo. È il gran giorno, quello del loro primo incontro. Mara è emozionata, le tremano le gambe, il cuore le batte a mille. Eccola, è lei. Un sorriso impacciato da lontano, poi la corsa, l’una nelle braccia dell’altra. L’agitazione sparisce. Stare insieme è la cosa più naturale del mondo. È il 2014. Mara riceve un messaggio, la sua amica vuole chiacchierare, lei la liquida con due parole. Passano i giorni, Milena insiste, Mara è sbrigativa, distante, non risponde, poi si sente in colpa, prova a richiamarla, ma non ce la fa, ha un groppo in gola, riattacca. I contatti si fanno sempre più radi. Passano 3 anni. Mara legge un post. Vorrei scriverti ma non so se è meglio restare confinata nella periferia del tuo cuore o bussare e chiedere di entrare. Sono dove mi hai lasciata, aspetto fedele un tuo segno. Mara scoppia a piangere. È la sua Milena. Qualcosa dentro di lei si sblocca. Le deve una spiegazione. La vita mi è crollata addosso, il mio matrimonio è finito, sono rimasta sola con mia figlia, non riuscivo ad ammetterlo, non sai quante volte avrei voluto chiamarti, ma mi vergognavo. Milena prende il telefono. Ti ho prenotato un aereo, verrai qui, non puoi rifiutare. Mara si asciuga le lacrime e vola da lei, dalla sua amica di penna.
Lei è Mara
Altre storie simili:

Vive nel parcheggio del centro commerciale: i dipendenti gli donano una roulotte
Lui è Manuele Bornati, 55 anni di Milano. Lavorava come parquettista, poi è caduto in disgrazia, ed è diventato un senzatetto. Da 3 anni vive nel parcheggio del centro commerciale

Avevo paura dell’acqua, i miei amici si sono tuffati e hanno nuotato accanto a me
Lui è Antonio. Vive in Friuli Venezia Giulia. Ha 5 anni. È un bambino energico, ma da qualche tempo si sente strano. Le gambe gli danno così fastidio che vorrebbe

Sono il padre del ragazzo che ha ucciso tua figlia, non mi do pace, vorrei conoscerti.
Lui è Azdyne. Nasce in Algeria. Non ha nulla, solo tanta fame. Appena è in grado di camminare sulle sue gambe se ne va in Belgio. Conosce una donna, si