Lei è Mara. Vive a Carate Brianza, in Lombardia. Ha 4 anni. In televisione trasmettono un processo, Mara guarda incantata quegli uomini che indossano un lungo abito nero. Cresce. Quell’immagine è sempre nella sua mente. Ha deciso, diventerà avvocatessa. Ha 13 anni. La madre ha un brutto tumore. Mara si divide tra scuola e ospedale, studia di notte. Si diploma con ottimi voti e si iscrive a Giurisprudenza. Fa i salti mortali per stare al passo. È il 2009. Laurea in mano, inizia il tirocinio in uno studio legale. Si sveglia alle prime luci dell’alba, assiste la madre, poi corre in ufficio. È il 2012. Mara tenta l’esame per l’abilitazione. Non lo passa. Segue un corso intensivo e ci riprova. Bocciata. Ritenta l’anno dopo. Niente. Si rifà sotto all’appello successivo. Altra porta sulla faccia. Intanto va a convivere con il fidanzato, resta incinta, perde il bambino, ci riprova, ma ha un altro aborto. È un disastro su tutti i fronti. Mara si sente una donna incapace, e una mamma fallita. È il maggio del 2018. Mara è di nuovo incinta, questa volta non si fa illusioni, ma i mesi passano e il pancione cresce. È il mese di dicembre. C’è un’altra possibilità per tentare l’esame. Mara vorrebbe, ma dopo tanti fallimenti…La sua bambina scalcia. Mara si accarezza la pancia. D’accordo piccolina, proviamoci insieme. Ripete lo scritto per la settima volta. Mentre aspetta i risultati si rompono le acque. Nasce Lucrezia Caterina. Mara la guarda incantata, finalmente è diventata mamma. Di lì a poco arriva anche l’altro verdetto. Promossa! Mara è incredula. Dovrebbe essere felice, invece muore di paura. Ha passato lo scritto, ora le manca la prova orale. Deve memorizzare più di cinquemila pagine in pochi mesi. Si fa il segno della croce, con una mano sfoglia i libri, con l’altra stringe quella della sua bambina. È l’11 ottobre. Mara bacia Lucrezia ed esce di casa. Entra in tribunale, parla a raffica per un’ora, la commissione si consulta e le dà il responso. Mara lascia l’aula in lacrime, corre a casa. Bambina mia, la tua mamma è una avvocatessa.
Lei è Mara
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