Lei è Mara

Lei è Mara. Vive ad Aversa, in provincia di Caserta. È il 2010. Ha 12 anni. Chatta, conosce una ragazza, diventano amiche, si sentono ogni giorno. Mara vorrebbe vederla, ma ha paura, non capisce perché. Passano gli anni. Le amiche parlano di ragazzi, Mara le imita, si trova un fidanzato. È a scuola, passa una ragazza, è bella. Mara non può fare a meno di guardarla. Il cuore le batte all’impazzata. Si spaventa, cosa le prende? Ha 15 anni. Si sente diversa, sbagliata, sola. Si confida con la sua professoressa di italiano. Credo che mi piacciano le ragazze, sono disperata, cosa devo fare? Patrizia sorride, embè, qual è il problema? Mara è incredula, meravigliata, felice. Passa qualche giorno. La prof entra in classe, ragazze per un po’ non ci sarò, ho il cancro, devo combatterlo, ma state tranquille, ce la farò. Mara ha il cuore a pezzi. Va a trovarla a casa, la vede con la parrucca, senza sopracciglia, scoppia a piangere. Patrizia la abbraccia e la tranquillizza. Passano i mesi. Mara sta vicino alla sua insegnante, la vede lottare, cadere, rialzarsi, e vincere. Perché lei non riesce a fare altrettanto? Ha 18 anni. Si fa coraggio, parla con l’insegnante, vorrebbe fare la tesina sull’omosessualità, ma ha paura di essere giudicata. La professoressa la prende per mano e la accompagna da tutti i docenti. Mara è agitata, le trema la voce, si mette a nudo. Gli insegnanti capiscono, non la giudicano. Mara si sente più leggera. Ora è pronta a dirlo anche alle amiche. Una compagna la invita al compleanno. Mara va alla festa con la sua fidanzata. Tutte le amiche corrono ad abbracciarla. Cos’è quella faccia? Noi l’avevamo capito già da un pezzo. È il giorno della maturità. Mara dedica la tesina alla sua insegnante, la leonessa che le ha dato la forza di urlare al mondo la sua omosessualità. Lo dice con orgoglio a tutta la commissione. È emozionata, non trattiene le lacrime. Compagni e insegnanti applaudono. È gay, embè?