Lei è Mafalda. Nasce in un paesino in provincia di Benevento, nel 1930. I genitori sono contadini, Mafalda cresce tra i campi e gli animali. È un’adolescente allegra e spigliata, trova lavoro in un bar. Sta servendo ai tavoli, non si sente bene, corre in ospedale. Appendicite, devono operarla. Nel letto vicino al suo c’è una donna bella e dalle buone maniere, una signora. Mafalda è curiosa, attacca bottone, scopre che si chiama Maria Virginia, abita a Capri. Chiacchierano molto, al momento dei saluti si ripromettono di scriversi. Inizia un fitto scambio di lettere. Passa qualche tempo, Mafalda apre la consueta busta, legge. Virginia le annuncia che verrà a farle visita. Mafalda conta i giorni, finalmente bussano alla porta. L’amica non è sola, si è fatta accompagnare dal marito, Giuseppe. È un uomo affabile e simpatico. La invitano a Capri, Mafalda è felice di raggiungere la coppia di amici per una breve vacanza. Gli anni passano tra lettere, viaggi e un’amicizia indissolubile. È il 1957. Mafalda apre l’ennesima busta, legge, si accascia sulla sedia. Il marito di Virginia la informa che la sua amica è morta per una malattia improvvisa. Mafalda è devastata. Passano alcuni mesi, Giuseppe le scrive che viene a trovarla per una questione importante. Mafalda lo accoglie con gioia, lui tiene in mano delle buste bianche, sono per i suoi genitori e per i suoi quattro ai fratelli. Chiede nero su bianco la mano di Mafalda. Lei è incredula, poi lo guarda dritto negli occhi. Te lo ha chiesto Virginia, vero? Giuseppe annuisce. Sono state le sue ultime parole, in punto di morte. Mafalda si asciuga le lacrime, sorride. Il matrimonio si celebra il 7 dicembre del 1959. Lei ha 29 anni, lui 52. Mafalda comincia una nuova vita a Capri, lavora come sarta per le boutique dell’isola. Giuseppe è proprietario di un ristorante, le insegna il galateo, l’etichetta. Mafalda gli trasmette la sua allegria e la voglia di vivere. E con il tempo e la pazienza, il rispetto iniziale lascia spazio all’amore. Nascono due figli, per il nome della bambina non c’è neanche da chiedere.
Lei è Mafalda
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