Lei è Lexxie

Lei è Lexxie. Nasce nel 1994 nello Staffordshire, Regno Unito. È una bambina, va molto fiera dei suoi bellissimi occhi azzurri. Ma li vede solo lei? Perché tutti gli altri la trattano con compassione? Povera piccola, guarda come sei conciata. Lexxie fa spallucce, non capisce. Ha 9 anni. Quella frase si ripete, la accompagna notte e giorno. Lexxie è stufa marcia. Un bel giorno entra in bagno, si piazza davanti allo specchio. Fissa la sua immagine, si gira da una parte, dall’altra. No, non è possibile, non può essere. Caccia un urlo. Nasconde il viso tra le mani, stropiccia gli occhi. Ma quella roba è sempre stata lì? Come ha fatto a non notarla prima? Metà del suo viso è ricoperto da una grossa voglia rossa. Lexxie cerca di grattarla via con una spugna. Lava, strofina quasi fino a sanguinare. Niente, al di là dello specchio vede sempre un mostro. Fruga nella trousse della mamma, la sotterra con creme, fondotinta, tutto quello che trova. Ora va un po’ meglio. Lexxie ripete il rituale ogni mattina. Quando qualcuno la fissa troppo a lungo, abbassa lo sguardo. Un giorno mentre va a scuola viene sorpresa dalla pioggia. Il trucco scivola via, il suo viso è nudo, esposto a prese in giro, risate, cattiverie che penetrano nella carne viva. Lexxie sopporta in silenzio, procede nella vita a testa bassa. È il 2015. Ha 21 anni. È sola in casa. Entra in bagno, toglie il trucco, prende il telefono e si scatta una foto. La osserva a lungo, poi la pubblica sui social. Trasale. Oddio cos’ho fatto? Fa per toglierla, ma possibile, legge bene? C’è un commento positivo. Due, tre, nel giro di poco sono tantissimi. Complimenti, parole di forza e incoraggiamento si sovrappongono a quelle frasi che da anni le danno il tormento. Nei giorni successivi Lexxie condivide altri scatti. Riceve proposte di lavoro da fotografi, ragazzi e ragazze di tutto il mondo la ringraziano per il suo coraggio. Lexxie entra in bagno, si guarda allo specchio. Due bellissimi occhi azzurri le ricambiano il sorriso.