Lei è Laura. Nasce a Minturno, in provincia di Latina, nel 1990. È una bambina sana, piena di vita. Ha 3 anni. Laura corre, perde l’equilibrio, si tira su, fa qualche passo, ricade. La madre si preoccupa, la porta a fare dei controlli. I medici dicono che ha una malattia genetica, ma non sanno quale. L’unica cosa certa è che prima o poi le sue gambe smetteranno di funzionare. Passa qualche anno. Laura gioca come tutti i bambini, ma davanti agli occhi ha un’immagine che la terrorizza. La sedia a rotelle. Tutte le notti si chiude in bagno, prega di guarire. Ha 13 anni. Laura è dal parrucchiere con un’amica. Un ragazzo più grande entra, le saluta, si conoscono di vista. Piacere Salvatore. Scambiano due parole, lui saluta ed esce. Passa un giorno. Laura è a scuola, l’amica le corre incontro. Laura, ti ricordi il ragazzo di ieri? Vuole conoscerti. Laura è stupita, lusingata, ma scuote la testa. Quando scoprirà la mia malattia, scapperà. L’amica la incoraggia. Provaci! Laura cede. Escono, si divertono, Salvatore la prende per mano. So che sei malata, ma non mi importa, non ti mollerò più. Gli anni passano. Laura sta andando al ristorante con Salvatore, scende dall’auto, le gambe non si muovono. No, ti prego. Tenta di alzare il piede, si sforza, ma il corpo non risponde. Ha le lacrime agli occhi, è disperata, sta per cadere. Salvatore le corre incontro, la prende sottobraccio, la solleva. Cosa ti avevo detto amore mio? Laura ha 21 anni. Il momento che tanto temeva è arrivato. Non può più camminare, è costretta a usare la sedia a rotelle. Le persone la incontrano per strada, la guardano con compassione. Che sfortuna, sei così bella. Laura si vergogna, si sente diversa, sbagliata. Passa molto tempo sui social. Scopre un mondo. Non è l’unica. Laura si guarda allo specchio. Basta compatirsi. Posta le sue foto. Sono disabile, e non me ne vergogno. Il riscontro è immediato. Laura Miola è un’influencer della positività. Ha un marito che la ama, un figlio, è felice. Davvero è stata sfortunata?
Lei è Laura
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