Lei è Laura. Vive a Castrì di Lecce, in Puglia. La madre è una casalinga, il padre lavora come operaio, guadagna poco, ma si priva di tutto pur di non far mancare nulla ai figli. Laura adora il suo papà. Appena sente il rumore della sua auto, apre la porta di casa e gli corre incontro, salta sulle sue braccia possenti, si contorce e ride mentre papà Antonio le fa il solletico con i baffi. Qualsiasi cosa lei abbia bisogno, lui c’è, sempre. Laura cresce, ha 28 anni, conosce un ragazzo, e un bel giorno si ritrova incinta. Deve dirlo a suo padre, ma come si fa? Non è il genere di notizia che un padre come il suo si aspetta da una figlia non sposata. Papà Antonio accoglie incassa il colpo, si rifugia nel silenzio. Non spiccica una parola. Laura è più triste di lui, lo ha deluso, è l’ultima cosa che avrebbe voluto al mondo. La mattina dopo si sveglia, apre gli occhi, lui è lì, davanti a lei, dritto, ai piedi del letto. Le sta sorridendo. Forza piccola mia, andiamo a comprare il passeggino. Laura si stropiccia gli occhi, non sta sognando, è tutto vero. Escono, guardano le vetrine, il suo papà le prende la mano, ferma le macchine, l’aiuta ad attraversare la strada. Laura scoppia di gioia, è ancora la sua bambina. Con il fidanzato decidono di sposarsi. Il papà si occupa di tutto, le regala un matrimonio da favola. Laura non cammina, vola attaccata al suo braccio nel tragitto fino all’altare. La cerimonia è finita. Gli sposi salutano gli invitati, la macchina parte, Laura guarda dal finestrino il padre fermo sul marciapiede. Vorrebbe correre tra le sue braccia, ringraziarlo, stare con lui per sempre, ma non trova le parole. Durante il viaggio verso la nuova casa, piange a dirotto. Passano le settimane, Laura trova il suo equilibrio, pranza spesso con i genitori, papà Antonio la chiama tutti i giorni, la accompagna a visite e controlli. Intanto la pancia cresce, manca poco al parto. È mattino. Laura si sveglia, aspetta il buongiorno del padre. Il telefono tace. Suonano alla porta. Sono i suoceri, hanno gli occhi lucidi. Tesoro, tuo padre ha avuto un incidente sul lavoro, è grave. Laura ha freddo, fa tanto freddo. Le voci sfumano. Loro dicono che ce la farà, lei conosce la verità, la sente dentro. Il piccolo Edoardo nasce poco dopo il funerale. Oggi Laura ha 42 anni, il suo papà le manca ancora come l’aria, anche se continua a vivere dentro di lei. Le ha lasciato in dono il suo carattere, allegro ed estroverso. Antonio era suo padre, le ha insegnato cosa significa amare e sacrificarsi per la famiglia, e ovunque egli sia, una cosa è certa, lei era e resterà sempre la sua bambina.
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